Misty Copeland: “La rabbia di spingermi oltre”

di DANCE HALL NEWS
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Misty Danielle Copeland nasce il 10 settembre del 1982, a Kansas City, nel Missouri. Considerata un prodigio, si avvicina alla danza abbastanza tardi, verso i 13 anni.

L’adolescenza di Misty è tutt’altro che facile; continui trasferimenti, condizioni finanziarie incerte e un rapporto delicato e difficile con la madre. A causa della scarsa disponibilità economica, Misty rischia di vedere svanire il suo grande sogno per sempre; tuttavia, le sua straordinarie capacità le hanno permesso di evadere e spiccare il volo verso l’American Ballet Theatre. La celebre compagnia americana non si lascia sfuggire l’occasione di arruolare all’interno del Corpo di Ballo la giovane danzatrice, la quale entra ufficialmente a farne parte nel 2001. La carriera segue il suo corso e nel 2007 la Copeland diventa solista.

Nel 2008, viene insignita della Leonore Annenberg, una borsa di studio biennale dedicata ai giovani artisti che si distinguano per il loro grande talento.

Fin dai primi anni all’ABT, Misty ha la possibilità di interpretare i ruoli del repertorio, tra cui uno dei meglio riusciti è sicuramente L’Uccello di Fuoco, creato nel 2012 da Alexei Ratmansky. Nel dicembre del 2014 è un splendida Clara ne Lo Schiaccianoci, mentre più tardi, nello stesso anno, la vediamo interprete de Il lago dei Cigni; si tratta di un evento memorabile, dal momento che per la prima volta una danzatrice afroamericana ha ricoperto il ruolo di Odette/Odile all’American Ballet Thatre.

Parallelamente alla sua brillante carriera di ballerina, Misty diventa un personaggio pubblico, in vista e acclamato; da subito, attira su di sé l’attenzione dei media per il suo essere una “unlikely ballerina”, afroamericana e formosa, dal fisico atletico, per alcuni troppo.  Ne raccontano la storia, le performance in scena, le difficoltà, i meriti e i risultati raggiunti. Partecipa a diverse trasmissioni televisive e prende parte a svariate pubblicazioni, nonché campagne pubblicitarie.

Nel giugno del 2015, viene scritta un’altra pagina di storia del balletto classico. Misty viene insignita del titolo più alto nella gerarchia della danza, quello di Principal Dancer (la nostra étoile) dell’ABT; è la prima danzatrice di colore ad aver ricevuto tale nomina presso l’istituzionale balletto americano.

“Ho avuto un momento di esitazione e volevo smettere, perché non sapevo se una donna afroamericana sarebbe riuscita a raggiungere questo livello – ha dichiarato la stessa Copeland -. Ma allo stesso tempo si è scatenata in me la rabbia di spingermi oltre”.

La sua vita è raccontata all’interno del testo del 2014 “Life in motion. Un unlikely ballerina”, con il contributo di Charisse Jones; da vedere, il suo docu-film, “A ballerina’s tale”, a cura di Nelson George.

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