Mauro de Candia debutta con il suo “Don Chisciotte” e il Thüringer Stasatsballetts (Germania)

di DANCE HALL NEWS
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La stagione 2023/24 di Mauro de Candia si apre ufficialmente oggi a Gera (Germania), con la compagnia di ballo di stato della Turingia, per la quale ha creato una personale rilettura del Don Chisciotte.

Col sottotitolo “e la realtà fluttuante”, de Candia mette al centro del suo nuovissimo lavoro la figura dell’hidalgo spagnolo e del suo inseparabile amico Sancho Panza, in un viaggio di avventure e visioni immaginifiche che si dipanano su un tessuto musicale che a composizioni barocche spagnole, accostano il più contemporaneo Kimmo Pohjonen e Franz Schubert.

Dopo il debutto di oggi, la produzione entra a far parte del repertorio della compagnia per le prossime tre stagioni. Una serie di rappresentazioni nel teatro di Gera, come ad Altenburg e in tournèe sono già previste nel corso dei prossimi mesi.

Don Chisciotte e la realtà fluttuante
Coreografia e regia: Mauro de Candia
Musiche: Son De La Frontera, Ludwig Minkus, Jordi Savall, Pink Martini, Kimmo Pohjonen, Fanfare Ciocarlia, Hespèrion XXI – Montserrat Figueras, Banda di Piverno Lazio, Franz Schubert
Collage musicale: Wolf Hoeybeghs
Scena, costumi: Mauro de Candia
Drammaturgia: Patricia Stöckemann
Con i danzatori del Balletto di Stato della Turingia /Thüringer Stasatsballetts (Germania)

Tutti pensiamo di conoscerlo: Don Chisciotte, il cavaliere dalla triste figura, che viaggia per la campagna spagnola con il suo fedele compagno Sancho Panza e il suo cavallo sgangherato Rosinante, vivendo una strana avventura dopo l’altra. Tuttavia, è soprattutto la “battaglia contro i mulini a vento” che associamo all’eroe del titolo del romanzo di 1000 pagine di Cervantes: una lotta senza speranza per il successo. Don Chisciotte vede i mulini a vento come giganti ostili da cui crede di doversi difendere in un mondo pieno di spietata crudeltà. Ispirato dalla sua fede nella bontà e nella bellezza, si mette in cammino per sfidare una realtà diversa e lottare cavallerescamente per i suoi ideali, le sue visioni e i suoi sogni, come fa per Dulcinea, la donna immaginaria del suo cuore, che non incontra mai. Agli altri, appare come un folle, un confusionario, un maniaco guidato con momenti di luce. Don Chisciotte stesso vive le cose in due vesti, come realtà e illusione, che si intrecciano a disegnare il suo modo di vita.

Con il suo romanzo in due volumi Don Chisciotte della Mancia, pubblicato nel 1605/1615, lo scrittore spagnolo Miguel de Cervantes Saavedra crea un mito rimasto vivo fino sino ad oggi dopo più di 400 anni, facendo luce sui mondi interiori e immaginari di una persona e sulla realtà sospesa dell’esistenza. Il Cavaliere dal volto dolente è diventato un eroe letterario che non è più né buono né cattivo, né eroico né vigliacco, né un modello di comportamento né il suo contrario, ma che racchiude le più violente contraddizioni dell’esistenza umana. Ripetutamente ha ispirato adattamenti e rappresentazioni nelle arti visive, la musica, il teatro, nella letteratura, nel cinema, attraverso il tempo, le frontiere, ed anche ad una lunga tradizione nel balletto.

Anche Mauro de Candia si è ispirato a questo singolare personaggio della letteratura mondiale per la sua produzione a serata intera Don Chisciotte e la realtà fluttuante. Il balletto ha inizio a La Mancia, la patria di Don Chisciotte. Lì ascolta alla radio delle “storie” che accendono la sua fervida immaginazione e lo trasportano in un mondo onirico e pieno di ideali, che lo portano alla decisione: questo mondo deve essere salvato. Parte con Sancho Panza, il suo fedele aiutante, e Rosinante. Incontrano la comunità di un villaggio davanti alla quale Don Chisciotte si proclama cavaliere. Le avventure e gli incontri con cortigiane, malviventi e un sacerdote culminano nell’attacco di Don Chisciotte alla popolazione e, infine, nella lotta contro i mulini a vento.

Le riflessioni sulle donne in generale e sulla sua immaginaria dama del cuore Dulcinea in particolare, portano a una svolta: la presunta realizzazione del suo sogno, l’incontro con Dulcinea. Ma lei mostra un volto diverso nella realtà. Lo scherno e il disprezzo lasciano Don Chisciotte disilluso. La sua fantasia è stata tradita. La sua figura svanisce.

(crediti fotografici: Ronny Ristok)

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