Domenica con.. Roberto Bolle. Dalle 9 a mezzanotte di oggi, viaggio nel mondo della danza su Rai Storia

di Francesco Borelli
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“Le devo tanto, tantissimo. Ѐ stata la prima a credere in me quando io stesso non credevo alle mie capacità. Mi ha spinto ad andare avanti, a migliorarmi sempre, mentre io mi sentivo inadeguato e impreparato. E oggi che ne ho occasione rendo alla grande Elisabetta Terabust, morta due anni fa, il mio tributo”.

“Io sognavo il Royal Ballet – ricorda Bolle entrato giovanissimo alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala – ma fu proprio la Terabust negli ultimi due anni di scuola a proibirmelo. Mi disse di sognare italiano, che lei credeva in me e mi avrebbe fatto ballare e infatti divenni primo ballerino della Scala”.

Così parlò Roberto Bolle, l’italianissima star del balletto mondiale che oggi, dalle 9.00 fino a mezzanotte, sarà Direttore per un giorno – nonché commentatore ufficiale-  del palinsesto di RAI STORIA, in onda sul canale 54 del digitale terrestre, sul canale 23 di Tivùsat, sul canale 805 di Sky e in diretta streaming su http://www.raiplay.it/dirette/raistoria

Un viaggio bellissimo, continua Bolle, che gli ha permesso di attingere nell’immenso tesoro delle teche rai, riscoprendo vere e proprie chicche e momenti inediti di danza e balletto, anche per artisti come lui che di danza si nutrono quotidianamente. Un’intera giornata in TV dedicata alla memoria della grande Terabust, così cara a Bolle e a tantissimi di noi.

E così, sulle ali dei ricordi, si rivedrà una giovanissima Alessandra Ferri danzare nella serata “Le Divine” a Pisa nel 1987 o lo stesso Bolle nei suoi “primi impacciati tentavi”. E poi in prima serata “Cappello a cilindro” con Fred Astaire, l’uomo che ha fatto ballare Hollywood e il mondo intero, o il film “La strada” di Federico Fellini, con Carla Fracci e le musiche di Nino Rota.

Questa mattina si è aperta con “Serata a quattro stelle” di cui sono protagonisti Elisabetta Terabust, Patrice Bart, Joy Jolley, Dudley von Luggenbur. Alle 12 poi, Roberto Bolle propone un tuffo negli anni Cinquanta e Sessanta per vedere come il ballare sia stato recepito dalla gente nel dopoguerra fino al boom economico. Dalle 12.30 circa alle 14.00, inoltre, obiettivo sul rapporto della danza e del balletto con la televisione, dal bianco e nero al colore. È l’occasione per rivedere Roland Petit, Zizi Jeanmaire, Rita Pavone, Mina, Don Lurio, Lola Falana, Oriella Dorella, Raffaele Paganini, Heather Parisi, Alberto Sordi, Alberto Lionello.

Una bellissima iniziativa; la possibilità di godere, per un intero giorno, di questa arte meravigliosa spesso così bistrattata. Chissà che questo unicum, per ora, non possa rappresentare l’inizio di tante giornate dedicate. In fondo, come diceva qualcuno, la danza è “l’arte fra tutte la più bella”.

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