I Luterani ricordano Béjart con la voce di Luciana Savignano

di Massimiliano Craus
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Abbiamo incontrato più volte Luciana Savignano, étoile scaligera e musa ispiratrice del guru della danza Maurice Béjart. Donna eclettica dallo sguardo tagliente, la ballerina è sempre apparsa erroneamente un po’ come l’antagonista delle primedonne del balletto e della danza della sua giovinezza. Pensiamo naturalmente a Carla Fracci, Liliana Cosi, Anna Razzi ed altre ancora che gravitavano nell’elite tersicorea di quegli anni. Invece lei, Luciana Savignano, ha sempre perseguito i propri obiettivi con lungimiranza e tanta pazienza, soprattutto in seno al corpo di ballo scaligero dove non ha sempre trovato lo spazio che meritava.

E forse proprio questa stasi ha favorito il suo sguardo al di là del Piermarini, quasi a cercar maggior fortuna senza però mai abbandonare il suo porto amato e sicuro del Teatro Alla Scala. E tra i tanti coreografi ospiti del teatro milanese ecco spuntare Maurice Béjart. Quell’incontro, è risaputo, ha poi rivoluzionato la vita dell’allora giovane ballerina e dell’esperto coreografo. Si sono susseguite numerose collaborazioni, con titoli sempre più significativi entrati di diritto nella storia della danza del Novecento. Di cui ancora oggi Luciana Savignano porta un ricordo indelebile e che ha voluto raccontare qualche giorno fa a Napoli in occasione di uno dei rarissimi appuntamenti italiani per celebrare il decennale della morte del maestro.

E così l’omaggio dell’étoile Luciana Savignano al grande coreografo francese Maurice Béjart, nel decennale della sua scomparsa, ha inaugurato mercoledì 4 ottobre nella Chiesa Luterana di Napoli la ventiduesima edizione della rassegna Concerti di Autunno della Comunità Evangelica Luterana di Napoli, presieduta da Riccardo Bachrach, per la direzione artistica di Luciana Renzetti. Un evento nell’evento, dunque, con l’abbraccio ideale della maestra e coreografa Mara Fusco, dell’ex ballerino bejartiano Rosario Cardettino, del costumista di danza Leandro Fabbri, della talent scout Gabriella Limatola e del noto fotografo di danza Enzo Conte. Un parterre soprattutto affezionato al celebre coreografo, tempestivamente ricordato a differenza di tanti altri patinati palcoscenici maldestramente in silenzio.

Un contributo fuori dal programma ci è stato offerto proprio da uno degli ospiti, il fotografo napoletano Enzo Conte, già insignito in passato da Alicia Alonso quale maestro di fotografia. Un riconoscimento che gli ha inevitabilmente aperto le porte della grande danza, fotografando e conoscendo personalmente i più grandi artisti a cavallo tra il Novecento ed i giorni nostri. Rivedere Luciana Savignano è sempre bellissimo – racconta Enzo Conte – soprattutto quando i suoi occhi e le sue parole tornano al suo passato di grandissima interprete. La sua storia, del resto, parla chiaro ed averla qui a Napoli per ricordare il suo grande maestro è stata una bella occasione di cultura e di arte. Piuttosto mi sembra così strano che al Teatro Alla Scala si occupino così poco delle grandi ricorrenze…già hanno fatto clamorosamente cilecca con gli ottanta anni di Carla Fracci ed ora si sono dimenticati di ricordare Maurice Béjart con una delle donne più rappresentative delle loro sbarre e delle loro punte!

Sempre sanguigno e dotato di un’invidiabile memoria, Enzo Conte ha raccontato di una novantina di minuti ad alto impatto emozionale e contenutistico. La cornice luterana è servita al popolo della danza per rivedere ben tre video del “Bolero” di Maurice Béjart, interpretati dalla celebre ospite scaligera, da Maya Plisetskaja e con Jorge Donn, oltre che di un cammeo tratto dalla “Sagra della primavera” a suggello della bellissima serata di arte e cultura. proprio come nelle corde della trasmissione in diretta streaming diretta da Enzo Conte, “Arte & Cultura” per l’appunto, attraverso cui l’ideatore e presentatore ha già accolto nei suoi studi itineranti altri profili di danza nazionale ed internazionale. In attesa della prima puntata della nuova stagione sul canale Onda Web da cui si schiudono ogni settimana nuovi orizzonti di informazione coreutica.

E non a caso la firma di Enzo Conte ha abbracciato lo sguardo graffiante di Luciana Savignano nell’appuntamento luterano. La programmazione di “Concerti di Autunno” proseguirà infatti fino al 6 dicembre con dieci appuntamenti, tutti a ingresso libero, ogni mercoledì nella Chiesa partenopea di via Carlo Poerio. Dal jazz e dalla bossanova di Francesca Taylor e Vincenzo Danise, si approderà al repertorio classico con il pianista Angelo Villari, il chitarrista peruviano Francesco Scelzo, i fratelli Sebastianutto, il trio “La belle époque” e ancora quello formato da Luca Signorini, Michelangelo Massa e Antonio Grande per una “paganiniana”. Il duo “Two for New” si esibirà in un recital dedicato al repertorio contemporaneo italiano. Tornerà l’appuntamento con la premiazione del concorso letterario “Una piazza, un racconto”, giunto alla 20esima edizione. A chiudere la programmazione sarà il “Trio Cardoso”, che assieme al percussionista Toni Vitagliani, musicherà dal vivo il capolavoro di Charlie Chaplin “Night in the Show”.

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