CUCCARINI – CELENTANO due modi di intendere la danza a confronto

di Fabiola Di Blasi
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“Il mondo della danza sa” è ormai una delle frasi più utilizzate sui social quando si tratta di Amici. Giunto alla ventesima edizione, il talent di Maria De Filippi continua a far parlare ed è questa la sua forza. Innegabile che dal programma siano usciti molti talenti anche perché spesso i concorrenti provengono da percorsi importanti e sono già professionisti (come non pensare, per esempio, ad Anbeta Toromani, Javier Rojas o lo stesso Alessandro Cavallo di quest’anno?) Ma cos’è che il mondo della danza sa?

Al di là delle battute, quello che davvero si sa è che, nonostante negli anni si siano sentiti pareri e punti di vista che a volte hanno portato anche allo scontro in diretta nel programma, ogni insegnante esprime un’idea di danza, spesso esasperandola per nutrire le dinamiche televisive, ma la verità si trova, come sempre, in mezzo. Prendiamo, ad esempio, il caso Cuccarini – Celentano di questa ultima edizione che si concluderà domani sera.

Lorella Cuccarini, chiamata come docente per la ventesima edizione di Amici, porta in sala e in studio oltre alla sua solarità, la professionalità, l’esperienza e soprattutto l’intenzione di supportare i ragazzi in gara, quest’anno tutti giovanissimi. La Cuccarini ha sempre sostenuto, pur incoraggiando gli allievi a migliorarsi e a lavorare sodo ogni giorno, che la missione di un insegnante, particolarmente all’interno di un contest come quello di Amici, debba essere quella di mettere in evidenza i punti di forza dell’allievo. Con un’attitudine positiva, quindi, La Cuccarini ha accompagnato per mano i suoi allievi senza mai svilirli pubblicamente ma trasmettendogli l’idea che studiando e credendo in sé stessi avrebbero trovato il loro posto nel mondo perché, in fondo, la danza non è una ma ci sono diversi stili e tanti modi di fare spettacolo.

Dall’altra parte abbiamo la visione di Alessandra Celentano decisamente più “tradizionale” e che certamente risponde allo stereotipo dell’insegnante di danza classica ossessionata da certe caratteristiche senza le quali, come ripete spesso la maestra durante il programma, non si potrebbe ballare. Certo sappiamo che, al di là dei canoni estetici che comunque nel 2021 non sono più così rigidi se apriamo lo sguardo e lo rivolgiamo al mondo, senza una forte tecnica e un certo tipo di studio, nessuno potrebbe affrontare Il lago dei cigni. Bene dunque dire le cose come stanno, meno bene farlo come se, oltre quella strada, non ce ne fossero altre. La Celentano è nota al pubblico di Amici come un’insegnante molto severa che parla di corpi nati per danzare e altri negati, di piedi, linee, gambe, sudore, fatica, sacrificio… Tutti abbiamo incontrato insegnanti così nella vita e non possiamo neppure sostenere che dicano falsità, anche se a volte i modi non sono apprezzabili.

Quello che forse possiamo dire, e che le due visioni sono complementari. E’ una consapevolezza a cui prima o dopo si arriva tutti. Oltre lo studio “alla Celentano”, si apre un mondo che è quello descritto da Lorella. Un mondo da esplorare dove ognuno, con il proprio potenziale e sempre con tanto studio, può trovare il suo posto e magari scoprire nuovi linguaggi, chiavi che possono aprire altre porte e introdurre a brillanti carriere. E’ questa la bellezza dei mestieri artistici. Dopo la parola sacrificio, tanto usata e abusata, è giusto anche concedersi la parola gioia.

Sono sempre di più i danzatori che rifiutano di descrivere la danza come un sacrificio e che preferiscono parlare di scelta, di esigenza, dando un’accezione positiva al loro percorso durato tutta la vita e fatto con amore. In egual modo, i danzatori che riescono a raggiungere grandi risultati ricordano sempre le figure che li hanno incoraggiati e il momento in cui hanno iniziato a credere di più in sé stessi, magari aiutati da un insegnante che ha saputo aiutarli a nutrire la giusta visione. Il mondo della danza sa che c’è bisogno soprattutto di questo.

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