“Giuseppe Picone e i Grandi della Danza”: quando la tradizione incontra la contemporaneità

di Alessia Borelli
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Parlare di Giuseppe Picone, richiederebbe davvero troppo spazio: la sua biografia si sviluppa tutta attorno alla danza… è uno di quei personaggi di cui si potrebbe dire che prima imparò a danzare e poi venne tutto il resto! Debuttò a soli dodici anni e da lì in poi non si è più fermato, per la gioia di tutti noi, estimatori del balletto. Ad oggi, per festeggiare il suo ventennale di carriera, ci regala un’altra grande emozione, forse ancor più grande delle altre che fino ad oggi ha elargito dal palcoscenico.

“Giuseppe Picone e i Grandi della Danza” lo vede nei panni di direttore artistico, coreografo e interprete. Lo scopo di questo Gala è far tornare ai fasti di un tempo il repertorio classico e la danza nella sua totalità. A calcare le scene, nella splendida cornice di Paestum il 29 luglio, con Picone ci saranno le più grandi stelle del panorama coreutico mondiale.

Il programma, pur costituendosi di quelli che possono considerarsi i capisaldi della danza classica, è però interpretato in maniera decisamente più contemporanea, fino a culminare nelle coreografie più moderne di “Bolero”, eseguite da Picone esclusivamente per questo Gala.

Lo scopo di Picone, attraverso questo spettacolo grandioso, è quello di dimostrare che, pur mantenendosi legata alla tradizione del repertorio, la danza ha decisamente un più ampio respiro e cresce nel tempo, aprendosi alla contemporaneità e ai nuovi orizzonti della coreografia. La fissità e la rigidità classica non devono essere dei limiti: anzi! La visione innovativa di Picone dimostra esattamente il contrario, ed è proprio in questo caso che, senza ombra di dubbio, si può parlare di “tradizione in evoluzione”.

Ciò che Picone intende dimostrare, alla stregua di Roland Petit, è che ciascun danzatore, indipendentemente dalla classicità del repertorio che interpreta, è figlio del suo tempo e ne incarna pensieri, ideologie, movimenti, filosofie e accenti poetici: attraverso la danza e con la danza si sviluppa un vero e proprio dialogo dai toni lirici e quasi romantici fra passato e presente, fra antico e moderno, fra storia e attualità.

Nelle immagini: Giuseppe Picone, Avetik Karapetyan (Balletto di Toulouse), Ana Sophia Scheller (Nyc Ballet), Sara Renda (Balletto di Bordeaux), Nicolai Gorodiski (Pennsylvania Ballet), Liudmilla Konovalova (Opera di Vienna).

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