Buon Compleanno Jiří Kylián: La nostra arte è internazionale, dobbiamo costruire ponti

Nel giorno del suo compleanno, pubblichiamo il bellissimo messaggio del coreografo ceco

di Fabiola Di Blasi
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Facciamo gli auguri al Maestro Jiří Kylián nato a Praga nel 1947, uno dei coreografi più produttivi e importanti dal dopoguerra ad oggi, le cui creazioni sono rappresentate in tutto il mondo. Kylián, come molti artisti nell’ultimo periodo, si è espresso in merito al conflitto in corso dichiarando quanto segue:

Cari colleghi,
L’instabile situazione politica odierna e l’orrenda guerra in Ucraina, ci hanno improvvisamente trasportati indietro nel tempo. Questa catastrofe dà, sfortunatamente, nuovo nutrimento al nazionalismo sciovinista che abbiamo sperimentato tante volte in passato – qualcosa che speravo non tornasse più.
Noi danzatori ricopriamo decisamente un ruolo importante in questo chaos. La nostra arte è internazionale e non ha bisogno di essere tradotta. Il nostro dovere è quello di costruire ponti tra le nazioni, non bruciarli come vediamo adesso. Dobbiamo comunicare con la nostra arte in questi tempi in cui i politici sono incapaci di comunicare verbalmente e sono solo capaci di esprimersi con le armi. Noi danzatori, maestri e coreografi siamo una famiglia, non importa se proveniamo dall’Olanda, dall’Ucraina o falla Russia. Dobbiamo supportarci a vicenda. Questa guerra catastrofica deve terminare prima possibile e se c’è un modo di contribuire alla sua fine, dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere. La morte di ieri del danzatore ucraino Artyom Daitsishin non fa che sottolineare l’urgenza del nostro sforzo. Dobbiamo mostrare solidarietà reciproca a prescindere da nazionalità, religione o credo politico a cui apparteniamo.

Jiří Kylián 19 marzo 2022

Testo in lingua originale:
“Dear colleagues,
The current volatile political situation and the horrendous war in the Ukraine has suddenly transported us back in time. This catastrophe gives unfortunately new food to chauvinistic nationalism which we have experienced so many times in the past – something I hoped would never come back.
We, dancers have definitely an important role to play in this chaos. Our art is international and doesn’t need to be translated. Our duty is to build bridges between nations, not burn them like we see it now. We must speak to each other with our art in this time when politicians are incapable of speaking verbally and are only able to speak with weapons.
We dancers, teachers and choreographers are one family no matter if we come from Holland, Ukraine or Russia. We must keep supporting each other.
This catastrophic war must stop as soon as possible, and if there is any way we can contribute to its ending, we should do everything in our power. Yesterday’s death of the Ukrainian dancer Artyom Daitsishin only underlines the urgency of our effort.
We must show solidarity with each other no matter what nationality, religion or political conviction we belong to.

Jiří Kylián March 19. 2022”

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