Successo per la Carmen di Amodio al Carlo Felice di Genova

di Fabiola Di Blasi
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Sala gremita e pubblico soddisfatto per la Prima di Carmen di Amedeo Amodio del 6 luglio 2017 al Teatro Carlo Felice.

Una versione onirica del balletto, dal racconto di Prosper Merimée, accolta da lunghi applausi nel maggiore teatro genovese come in precedenza in giro per il mondo. Uno spettacolo ormai collaudato prodotto da Daniele Cipriani Entertainment, nome che troviamo anche nel cartellone della prossima stagione in cui figura Lo Schiaccianoci dello stesso coreografo con scene e costumi del genovese Lele Luzzati.

In questa occasione, Alice Firenze, solista del Wiener Staatsoper, ha portato in scena una Carmen molto convincente, bella e passionale, forte sul piano interpretativo oltre che tecnico, qualità che fa davvero la differenza. Genovese di nascita, la Firenze ha danzato in casa ed è stata apprezzata da tutti. Amilcar Moret Gonzalez, conosciuto dai più per le sue partecipazioni al programma tv “Amici”, è stato impeccabile nel ruolo principale maschile di Don José. Una menzione speciale per Marco Lo Presti nel ruolo di Escamillo: danzatore dalla forte presenza scenica, ci ha incantato con le sue lunghissime ed eleganti linee. Ottimi anche la Micaela di Ilaria Grisanti e l’ufficiale di Valerio Polverari. Corpo di ballo omogeneo. Una compagnia di giovani che dimostrano che in Italia la danza è molto forte, nonostante la scarsa attenzione riservata dalle istituzioni a quest’arte. Semplici ma funzionali i costumi e le scene di Luisa Spinatelli. L’effetto onirico era rafforzato dalla presenza di un tulle che separava il palcoscenico dalla platea in più momenti della rappresentazione. Giochi di trasparenza, luci e ombre funzionano a perfezione.

La recita è stata trasmessa in diretta streaming gratuita dalla TCFwebTV che ha ospitato il coreografo Amedeo Amodio il quale ha raccontato di essersi ispirato a fatti vissuti durante la sua brillante carriera, in particoltare a quando, da allievo, partecipò alla produzione di Anna Bolena alla Scala, per la regia di Luchino Visconti. Cantava Maria Callas e il giovane Amodio fu colpito dalla magia che questa grande artista portava con se anche dietro le quinte dove, a spettacolo terminato, regnava ancora un’atmosfera surreale. Proprio dallo smontaggio scene prende il via questa Carmen, quando un’orchestrale (“c’era una violinista che andava sempre a salutare la Callas a fine recita”), attraversando il palco, viene assorbita sempre più da quel che succede attorno a lei e piano piano si trova a vivere la vicenda che si è appena svolta sul palcoscenico, quasi come in un sogno.

Lo spettacolo era il titolo di chiusura della stagione 2016/2017 del Teatro Carlo Felice ed evento di punta della rassegna “Genova Ousider Dancer”. Le celebri musiche di Bizet, adattate e integrate da Giuseppe Calì, sono state eseguite dall’Orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Alessandro Ferrari.

Foto di Marcello Orselli

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