Una nuova étoile all’Opéra de Paris : Valentine Colasante

di Giada Feraudo
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Valentine Colasante è la nuova danseuse étoile del Ballet de l’Opéra de Paris.
La nomina, avvenuta al termine della soirée del 5 gennaio 2018, dopo una rappresentazione del Don Chisciotte di Nureyev, ha colto un po’ di sorpresa, anche perché la Colasante danzava, in questa occasione, il ruolo protagonista di Kitri per rimpiazzare Amandine Albisson, costretta al riposo a causa di un infortunio, e perché altre soliste sembravano candidate prima di lei ad ottenere il tanto ambito titolo.

«Ciò che accadrà stasera è qualcosa a cui penso da molto tempo» dichiara, visibilmente commossa, Aurélie Dupont, direttrice del Ballet de l’Opéra de Paris, uscita sulla scena letteralmente in jeans e maglietta «non pensavo succedesse oggi, altrimenti avrei indossato qualcosa di più adeguato, e per questo mi scuso. Ma questa sera ho l’immenso piacere di nominare Valentine danseuse étoile».

All’annuncio della direttrice sono seguiti quattro lunghi minuti di applausi e standing ovation da parte del pubblico.

Valentine Colasante, nata a Parigi il 5 marzo 1989 da genitori italiani, passa la sua infanzia tra l’Italia e Parigi. Cresce in un mondo artistico (la mamma insegna danza classica e il papà é pianista) che le permette fin da subito di rivelare una vera passione e predisposizione per il ballo. Dopo i primi passi nella danza seguendo la mamma nel suo lavoro, Valentine frequenta il  corso di Max Bozzoni (ex primo ballerino dell’Opéra), che la seguirà fino al suo ingresso alla Scuola di Ballo dell’Opera di Parigi, nel 1998.

Entra nel Corpo di Ballo dell’Opera nel 2006, a 17 anni. Partecipa da subito a balletti classici e danza nelle creazioni di coreografi contemporanei. Nel 2009 vince il concorso interno diventando Coryphée con la variazione di Esmeralda da Notre Dame de Paris di Roland Petit, poi solista (Sujet) nel 2010, interpretando La Sérénade da Suite en Blanc di Serge Lifar. Da questo momento le vengono affidati ruoli di rilievo, in particolare nel balletti Rain, di Anne Teresa de Keersmaeker, e In The Middle, Somewhat Elevated di William Forsythe.

Nel 2012 é promossa  Première danseuse con la variazione di Odette de Il Lago dei Cigni di Nureyev e con quella della taverna in Carmen di Roland Petit. Le vengono affidati da allora ruoli protagonistici fra cui: Kitri in Don Quichotte, Gamzatti ne La Bayadère, (Rudolph Nureyev), Themes and Variations e Le Palais de Cristal (Georges Balanchine) Prudence ne La Dame aux camélias,  (John Neumeier), Dances at a Gathering (Jerome Robbins), Pas Part (William Forsythe), AndreAuria (Edouard Lock), L’histoire de Manon (Kenneth MacMillan),  La bella addormentata (Rudolph Nureyev), La Sylphide (Pierre Lacotte), Carmen e L’Arlésienne (Roland Petit), Suite en blanc (Serge Lifar).

Valentine Colasante fa parte del gruppo di danzatori italiani della formazione “Les italiens de l’Opéra de Paris”, nata da poco più di un anno e guidata dal primo ballerino Alessio Carbone, che la scorsa estate si è esibita in  varie date italiane, fra cui il prestigioso Festival di Ravello.

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