Zizi Jeanmaire: sa vie “en plumes”

di Giada Feraudo
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“Mademoiselle Jeanmaire brille. Il lui suffit d’entrer sur scène pour que tout prenne vie, feu et flammes. C’est le privilège des reines du Music-hall: le seul dessin de leur silhouette réussit à provoquer l’incendie de la salle, le mirage, le rêve. Un trompe-l’œil de richesses et de fortunes s’étale par le seul pouvoir d’un tricot et d’une paire de jambes gainées de soie noire qui vous balancent dans une tempête de paillettes et d’étoiles. C’est un fait: Mademoiselle Jeanmaire brille!”

(“La signorina Jeanmaire brilla. Le basta entrare in scena perché tutto prenda vita, fuoco e fiamme. È il privilegio delle regine del Music-hall: il solo contorno della loro silhouette riesce a provocare l’incendio della sala, il miraggio, il sogno. Un trompe-l’œil di ricchezze e di fortune si espande grazie al solo potere di un corsetto e di un paio di gambe guarnite di seta nera che vi scaraventano in una tempesta di paillettes e di stelle! È un dato di fatto: la signorina Jeanmaire brilla!”)

Yves Saint Laurent

Renée Marcelle Jeanmaire, detta Zizi, nasce a Parigi nel 1924 ed entra nella scuola di danza dell’Opéra di Parigi all’età di nove anni. Nel 1940 viene scritturata nel corpo di ballo e di lì a poco diventa un’apprezzata solista. Nel 1944 Zizi lascia l’Opéra perché questa le impedisce di danzare anche negli altri teatri e dà avvio ad una personale ed inarrestabile carriera da protagonista che la porterà sulla scena internazionale: nel 1946 è solista al Nouveau Ballet de Monte-Carlo, l’anno successivo trionfa al Covent Garden di Londra in una serie di balletti classici e moderni.

Nel 1949 la Jeanmaire ottiene un enorme successo nella Carmen di Roland Petit, che debutta a Londra nel mese di febbraio restando sulle scene per ben dodici settimane. Inizialmente, per il ruolo della protagonista, Petit aveva pensato a Colette Marchand ma Zizi si era imposta: in quel frangente si era optato anche per il taglio di capelli “à la garçonne”, che diventerà negli anni una sua nota distintiva. Il balletto viene portato in tournée a New York, dove la coppia torna anche l’anno successivo con La croqueuse de diamants, che consacra il sodalizio artistico Petit – Jeanmaire.

Nel 1954 Zizi Jeanmaire sposa Roland Petit, coreografo al teatro Sarah Bernhardt, entrato anche lui alla Scuola di danza dell’Opéra nel 1934.

 All’inizio degli anni Cinquanta la Jeanmaire intraprende una carriera di attrice cinematografica che la porta ad interpretare negli anni ben sei pellicole, prima fra tutte Hans Christian Andersen (1952, in Italia Il favoloso Andersen), di Howard Hugues. Il 1954 è, artisticamente, l’anno di un nuovo grande successo, questa volta a Broadway, con The Girl in Pink Tights, coreografia di Agnes De Mille.
Il secondo film, Quadriglia d’amore (1956), è la trasposizione cinematografica della commedia musicale Anything Goes di Cole Porter e la vede protagonista assieme a Bing Crosby, mentre suo marito Roland Petit cura le coreografie.

Sempre nel 1956 arriva una nuova svolta: Zizi esordisce come cantante in una Revue des Ballets de Paris, iniziando una terza carriera come interprete della canzone francese, per la quale legherà il suo nome soprattutto al talento di Serge Gainsbourg.
Nello stesso anno nasce, a Parigi, la figlia Valentine; in seguito Zizi partecipa, in Francia, alla realizzazione di numerose pellicole di genere musicale, lasciando definitivamente il mondo del balletto classico per dedicarsi al varietà, al music-hall e alla rivista.

Nel music-hall debutta presentata da Maurice Chevalier; anche qui raccoglie grandi consensi ed entusiasmi con un numero rappresentato ancora oggi, Mon truc en plumes (https://www.youtube.com/watch?v=kWBq1jb7Tzk). Il costume, un tubino nero molto corto indossato con dei collant in seta dello stesso colore, che mettono in risalto le splendide linee delle sue gambe, è di Yves Saint Laurent. La lunga e solida amicizia che lega per anni Zizi e Yves nasce nell’atelier della maison Dior, dove lui faceva da assistente al grande stilista prima di succedergli al momento della sua morte, avvenuta nel 1957; la complicità dei due è immediata e si muta in breve in un legame sincero.

La Jeanmaire compie numerose tournée nei teatri del Sudafrica, Giappone, Israele, Grecia, Filippine e viene invitata come ospite in programmi televisivi di successo. All’inizio degli anni Sessanta diventa popolare anche in Italia quando viene ingaggiata dalla RAI come ospite fissa a Studio Uno (https://www.youtube.com/watch?v=zjkGaqK0LuQ), insieme a Walter Chiari. Nello stesso anno viene insignita in patria del titolo di Cavaliere delle arti e delle lettere.
La carriera di Zizi Jeanmaire continua al fianco di Roland Petit fino al 2000, anno in cui si esibisce nell’anfiteatro dell’Opéra Bastille in uno spettacolo rievocativo che comprende tutti i suoi vecchi successi e due canzoni inedite, scritte per lei dalla figlia Valentine Petit su musiche di Richard Galliano.

Travolgente, frizzante, piena di verve, Zizi, oggi ultranovantenne, resta una splendida icona di un mondo scintillante fatto di piume, paillettes e di riviste patinate ma anche di talento, fatica ed estro creativo, simbolo in patria e testimone della Francia nel mondo.

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