Tamara Rojo: nella danza come nella vita mai nulla va dato per scontato

di Giada Feraudo
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Tamara Rojo nacque a Montreal, in Canada, da genitori spagnoli che fecero ritorno in Spagna quando lei aveva appena quattro mesi.

Il suo primo contatto con la danza avvenne all’età di cinque anni: la piccola Tamara attendeva la madre per strada quando all’improvviso si mise a piovere. Per caso si trovava sulla porta di una scuola di danza e l’insegnante la invitò ad entrare per ripararsi. Fu in quel momento che si aprì ai suoi occhi un mondo che non abbandonerà più.
Da allora iniziò a frequentare una scuola di danza fino all’età di undici anni, quando iniziò a studiare al Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma di Madrid, dove si diplomò all’età di sedici anni, sotto la guida di Victor Ullate e Karemia Moreno.

Nonostante i suoi genitori fossero convinti del talento della propria figlia, vollero che completasse anche l’educazione accademica: ogni giorno Tamara, dopo le prove e le lezioni di danza, frequentava una scuola serale.

Tamara Rojo iniziò la sua carriera professionale presso il Ballet de la Comunidad de Madrid, diretto da Victor Ullate. Nel 1994 si fece notare vincendo la Medaglia d’Oro alla manifestazione Paris International Dance Competition e una speciale Menzione da parte della Giuria, composta da autorità quali Natalia Makarova, Galina Sansova, Vladimir Vassiliev e altre grandi personalità della danza.
Nel 1996 fu invitata da Galina Samsova a far parte dello Scottish National Ballet, dove interpretò i ruoli principali ne Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, La Sylphide e Romeo e Giulietta di John Cranko. Nel 1997 diventò membro dell’English National Ballet: anche qui danzò le parti principali in molti balletti e il Direttore Artistico Dereak Deane creò per lei i ruoli di Giulietta e di Clara. Tamara Rojo fu nominata “Rivelazione della Danza dell’anno 1997” dopo la sua performance nel personaggio di Clara ne Lo Schiaccianoci.

Dopo aver ricevuto importanti riconoscimenti da pubblico e critica, nel 2000 Rojo fu ufficialmente invitata da Sir Anthony Dowell presso il Royal Ballet come principal dancer. Dopo il suo ingresso nella compagnia interpretò i principali ruoli del repertorio fra cui Il Lago dei Cigni di Dowell, La Bayadère e La bella Addormentata di Makarova, il Don Chisciotte di Nureyev, i balletti di McMillan, Ashton e altri fra cui la prima mondiale di Biancaneve, creato per lei dal coreografo Richardo Cue.

Nell’aprile 2012 fu annunciato che Tamara Rojo sarebbe diventata il nuovo Direttore Artistico dell’English National Ballet, al posto di Wayne Ealing, mantenendo nello stesso tempo il ruolo di Prima Ballerina Assoluta della compagnia. Sotto la direzione della Rojo l’English National Ballet fu invitato, per la prima volta nella storia, ad esibirsi all’Opéra Garnier di Parigi, dal 21 al 25 giugno 2016, in  uno dei più famosi balletti del repertorio, ovvero Le Corsaire nella rinnovata versione di Petipa – Sergeyev.

I riconoscimenti ricevuti da Tamara Rojo nel corso della sua carriera sono molti: oltre ai già citati ricordiamo anche il Barclays Theatre Awards per Outstanding Achievement in Dance (2000), il London’s Critic’s Circle Dance Awards (2002), il Premio Positano per la Danza Léonide Massine (2004), il Benois de la Danse (2008) e la Medaglia d’Oro per le Arti Performative (2012) del John F. Kennedy Center for Performing Arts. Nel 2016 ottenne il titolo di Dottore di Ricerca dall’Università Rey Juan Carlos di Madrid, raggiungendo il massimo dei voti e la lode con una tesi di ricerca sul profilo psicologico e attitudinale dei danzatori professionisti.

La splendida carriera di Tamara Rojo non è coronata solo di successi: nel corso degli anni l’artista ha avuto gravi infortuni che hanno messo a repentaglio la sua possibilità di continuare a danzare. Nel 2002 mentre danzava il ruolo di Clara ne Lo Schiaccianoci, iniziò a tremare in scena e non fu più in grado di proseguire con lo spettacolo. Trasportata d’urgenza in ospedale, le fu diagnosticato un forte attacco di appendicite, che la costrinse al ricovero per sei settimane, dopo le quali, tornata troppo presto a danzare nonostante il parere dei medici, ebbe bisogno di una nuova ospedalizzazione.
Nel 2003, in partenza per la tournée australiana del Royal Ballet, Tamara Rojo, che già soffriva di alluce valgo, sviluppò un’importante infezione al metatarso: il suo piede gonfiò moltissimo raggiungendo le dimensioni di una pallina da tennis e costringendo i medici ad un intervento chirurgico che avrebbe potuto compromettere non solo la possibilità di danzare ma anche quella di tornare a camminare normalmente. Dopo mesi ed innumerevoli ore di riabilitazione Tamara ritornò a danzare e ammise che questo infortunio cambiò completamente il suo punto di vista sulla vita, sul corpo, sulla danza, insegnandole a non dare mai nulla per scontato.

In seguito alla sua personale esperienza sull’infortunio dell’alluce valgo, Tamara Rojo volle commercializzare un dispositivo inventato per lei da suo padre per permettere di far assumere alle scarpe da punta la giusta forma  per poter essere utilizzate, senza compromettere le caratteristiche delle altre parti della scarpa, da chi soffre del suo stesso problema. Si tratta del Point Shoe Anti-Bunion Stretcher by Tamara Rojo (per capire come funziona ecco il link al video https://www.tamara-rojo.com/pointe-shoe-anti-bunion-stretcher/ ).

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