Grande successo per il quadrittico moderno DDKK al Teatro alla Scala

David Dawson, Nacho Duato, Philippe Kratz, Jiří Kylián: una serata contemporanea per il Teatro alla Scala

di Nives Canetti
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A creare una serata di notevole rilievo artistico arrivano sul palcoscenico della Scala quattro coreografie originali e contemporanee, che convivono splendidamente pur nella loro varietà di stile e di idee creative: “Anima animus” prima italiana di David Dawson, una ripresa di “Remanso” di Nacho Duato, “Solitude sometimes” novità mondiale in prima assoluta di Philippe Kratz, e infine, “Bella Figura” di Jiri Kylian che torna dopo 14 anni alla Scala. Una serata prevista nel 2022 come trittico, ma rimandata causa Covid, a cui è stato aggiunto “Remanso” in corso d’opera.

Finalmente dopo una rapida comparsa nel 2021 con il passo a due “Sweet spell of oblivion”, arriva per la prima volta alla Scala e in Italia un balletto completo di David Dawson, geniale coreografo inglese rappresentato in tutto il mondo da tempo e approdato da noi solo oggi. Meglio tardi che mai). “Anima animus” su musiche di Ezio Bosso è un’esplosione di energia, nel tipico stile di Dawson derivato dal classico, le ragazze in punta, costellato di passi scivolati, allungati, di gran jeté sfrenati, di corse con l’upper body proiettato in avanti, le braccia tese indietro come ali e le linee dei polsi spezzate: è una danza sempre in movimento a ricalcare le volute continue e ripetitive della musica di Bosso, il corpo di ballo quasi come un alveare senza stasi, in un ambiente bianco incorniciato di nero su cui le figure si stagliano quasi in controluce. Ogni ballerino ha un suo percorso nello spazio e si ritrova alla fine in una fila di fronte al pubblico in un improvviso contatto visivo diretto e ordinato che ci chiama tutti ad una consapevolezza quasi a livello personale. Entusiasmante. È il contrasto ma contemporaneamente la convivenza di bianco e nero, di maschile e femminile, di “anima animus” che caratterizza questo brano senza fiato. E in questa lettura si inseriscono coerentemente, eleganti ed essenziali, i costumi di Yumiko Takeshima, bianchi e neri, in positivo per le ragazze e al negativo per gli uomini.

Fantastiche interpreti affiatate e diverse, Alice Mariani e Martina Arduino, la prima esplosiva, la seconda sinuosa e un corpo di ballo perfettamente a suo agio in una coreografia tecnicamente impervia e faticosissima. L’altro cast vedrà protagoniste Nicoletta Manni e Maria Celeste Losa.

Avevo amato molto Anima animus già dal video con Sofiane Sylve e Maria Kotchetkova alla creazione del pezzo per il San Francisco Ballet, ma vederlo dal vivo è tutta un’altra storia.

Finalmente Dawson alla Scala, speriamo se ne veda tanto altro. Io spero sempre di poter rivedere il suo Swan Lake in versione integrale, ma posso accontentarmi anche di altro.

“Remanso” breve coreografia di Nacho Duato del 1997 creata per tre ballerini di ABT tra cui Malakov sui Valses poéticos di Granados, è pura gioia di vivere e di danzare. Qui ballato da Nicola Del Freo, Mattia Semperboni e Roberto Bolle, che lo ha portato alla Scala per la prima volta dopo averlo proposto nei suoi gala, è stato un intermezzo piacevole, fresco, molto musicale, anche se forse poco incisivo. Comunque applauditissimo vista la presenza della star nazionale. Limpido e brillante il pianismo tecnicamente perfetto di Takahiro Yoshikawa.

“Solitude sometimes” su musica dei Radioheads è una creazione contemporanea di Philippe Kratz con movimenti molto originali. La coreografia si sviluppa tutto su un piano orizzontale come un foglio a rullo che si muove da destra a sinistra raccontando una storia su cui si spostano sempre nella stessa direzione i gruppi. All’improvviso da questa dinamica si staccano dei protagonisti che in brevi duetti o assoli raccontano la loro danza. Su tutti emerge Navrin Turnbull che ha un rapporto magnetico con questo tipo di movimento e che attrae l’attenzione subito nonostante i costumi non evidenzino alcun protagonista, caratteristica spesso tipica del ballo contemporaneo. Anche Andrea Crescenzi emerge in un assolo molto potente e drammatico, mentre Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko affermano il loro carisma in un passo a due struggente. Ottimi Claudio Coviello, Christian Fagetti e Andrea Risso. Ma tutta la compagnia ha mostrato una versatilità notevole e, come sempre dovrebbe accadere, il lavoro di una creazione in diretta con il coreografo si dimostra un arricchimento notevole per la compagnia. Kratz, che vede le sue radici in Aterballetto, dal canto suo ha già lavorato alla Scala con il bellissimo SENTieri sulla Berceuse di Chopin visto nel 2021 nella Serata contemporanea e a Scala in Città, e l’affiatamento con Vassallo Fagetti e Risso era palpabile.

Ed infine “Bella Figura” creato nel 1995 da Jiri Kylian. La netta sensazione di essere davanti ad un capolavoro. L’impronta visionaria ed estetica di Jiri Kylian ci dimostra ancora una volta quanto il genio non abbia tempo e che un’opera come questa sia immortale. Il gioco della scenografia con entrate e uscite di sipari che dividono in settori il palco, il rosso delle crinoline unisex, i controluce drammatici sottolineano la tensione degli interpreti verso una “bella figura” anche se dietro la facciata le difficoltà e le ansie restano. Le musiche barocche di Pergolesi, Marcello e Vivaldi imprimono lirismo, intensità e sensualità alle linee a tratti morbide (si notano qua e là dei movimenti accennati di “Petite Mort”) e a tratti volutamente da marionetta. La fine cala su due ballerini nel silenzio con il gesto di abbassarsi reciprocamente le spalle quasi a dimostrare una tenerezza ed una comprensione profonda delle difficoltà dell’altro. Poesia pura.

Meravigliosi Claudio Coviello e Marta Gerani, coppia finale estremamente magnetica. Ma in generale un’ottima performance di tutto l’ensemble, Antonella Albano e Marco Agostino, Giulia Schembri e Marco Messina, Alice Mariani ed Emanuele Cazzato e una intensa Chiara Fiandra che aderisce perfettamente allo stile di Kylian.

Difficile da vedere sui palcoscenici italiani, una serata da non perdere.

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