Sciopero dei ballerini del Teatro alla Scala: mancano le informazioni sulla tournèe in Cina

di Fabiola Di Blasi
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I problemi non risparmiano neanche i corpi di ballo più solidi, a quanto pare. E’ stato recentemente reso noto che, il 26 giugno 2019, potrebbe tenersi lo sciopero dei ballerini del Teatro alla Scala, proclamato da Cigil, Cisl, Uil e Fials che hanno annunciato l’iniziativa con un comunicato congiunto.

La motivazione della protesta è la mancanza di informazioni relative alle tournée, in particolare alla prossima trasferta in Cina (prevista tra luglio e agosto 2019) di cui non si conoscerebbero titoli, tappe e date nonostante da contratto le trasferte debbano essere programmate con almeno due mesi di anticipo.

La compagnia scaligera ha riscosso grande successo proprio la scorsa estate a Shanghai, Tianjin, Xi’an e Macao con due classici del suo repertorio: Don Chisciotte di Rudolf Nureyev e Giselle nella ripresa di Yvette Chauviré.

I sindacati hanno dichiarato che se entro il 27 maggio non saranno conosciuti i dettagli della tournée in Cina, il corpo di ballo è pronto ad annullare la trasferta. Fino al 19 maggio,  gli stessi ballerini si sono riuniti in assemblea ogni giorno.

La data scelta per lo sciopero è quella della prima de “La bella addormentata nel bosco” con coreografia e regia di Rudolf Nureyev, che quindi rischia di saltare.

Salva invece la tournée a Cagliari che durerà fino al 31 maggio e dove il corpo di ballo va in scena al Teatro Lirico con “Le Corsaire”.

«Il corpo di ballo unitamente concorda di effettuare con impegno la tournée a Cagliari per alto senso della propria professionalità, pur considerando che l’organizzazione delle tournée in generale, per cui tutti i reparti sono in stato di agitazione, rende sempre più difficile mantenerla costante».

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