Novara Dance Experience: un parterre di étoiles internazionali premia la prima edizione del Concorso

di Giada Feraudo
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Notte di stelle quella dello scorso sabato 23 giugno al Teatro Coccia di Novara, che ha ospitato il Galà conclusivo del Concorso Novara Dance Experience.

Nella giornata di venerdì 22 ben 156 pezzi fra assoli, brani di gruppo e passi a due  si sono alternati sul palcoscenico del teatro novarese, sotto gli occhi di una giuria d’eccellenza composta da molti fra i grandi della danza italiana, a cominciare da Anna Maria Prina, Loredana Furno, Franco Miseria, Laura Comi, Stephane Fournial, Marco Batti, Fredy Franzutti, Agnese Omodei Salè e Michele Merola.

È stata dura selezionare i vincitori delle pur numerose categorie, hanno affermato i giurati, e vedendo l’altissimo livello del Galà di sabato non si fa fatica a credere loro. Tanti, tantissimi ragazzi, tutti preparati, sicuri, bella tecnica, presenza, insomma già dei piccoli professionisti.

Originale e piacevole l’ideazione della lunga serata del 23 giugno, che prevedeva che i vincitori del concorso si esibissero tenuti a battesimo da uno dei componenti della giuria e da moltissimi altri ospiti

Si inizia con una presentazione di Francesco Borelli, direttore artistico, un ringraziamento ai sostenitori della manifestazione, in particolare alla LILT NOVARA ONLUS, la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, di cui è presidente la Dottoressa Giuseppina Gambaro, a sostegno del progetto della BREAST UNIT per la ricerca della cura al tumore della mammella, e poi via alla danza.

La prima madrina presentata sul palco è Anna Maria Prina, per molti anni direttrice della Scuola di Ballo del Teatro Alla Scala. E poi Fabrizio Mainini, Michele Merola, Bruno Vescovo, Fredy Franzutti, Luciana Savignano, Loredana Furno, Franco Miseria, Marco Batti, Gisella Zilembo. Un breve intervallo e si riprende. Ad aprire la seconda parte della serata è lei, Carla Fracci, salutata come di consueto da una standing ovation da parte del pubblico. Fa il suo ingresso sul palcoscenico con la grande eleganza che la contraddistingue e anche con un pizzico di ironia, reggendo “con scenica scienza” lo strascico del vestito realizzato per lei dalla stilista Elisabetta Polignano, “… che forse ha visto in me una potenziale sposa…”. Total white ovviamente. Il fortunato figlioccio è stato Daniele Arrivabene, allievo della scuola Rue de la danse, vincitore della categoria Solisti Classico 18-28 anni, con la variazione maschile dal terzo atto de Il Lago dei Cigni, coreografia di Marius Petipa. A seguire Alessandro Bigonzetti, Kristina Grigorova, Agnese Omodei Salé, Sabrina Brazzo, Antonio Desiderio, Oriella Dorella e infine Amilcare Gonzales e Letizia Giuliani, Anbeta Toromani e Alessandro Maccario. Entrambe le coppie di artisti hanno danzato nel corso della serata, rispettivamente con un passo a due dal lavoro Donne di Gheorghe Iancu, e con il pas de deux tratto da Coppelia di Amedeo Amodio.  Altre esibizioni sono state ospiti della manifestazione: hanno chiuso la prima parte del Galà Sabrina Brazzo e i Kataklò, con un brano tratto dallo spettacolo La mia vita d’artista, mentre a conclusione della serata tre giovani danzatori del Teatro Alla Scala, Gioacchino Starace, Walter Madau e Christian Faggetti hanno deliziato il pubblico con una serie di simpatiche coreografie, firmate da Massimiliano Volpini e Stefania Ballone, dal titolo It’s not Petipa.

A completare il parterre i video di alcuni amici della manifestazione: Rossella Brescia e Luciano Cannito, Giuseppe Picone e Lorella Cuccarini. Vincitori assoluti del concorso sono stati Alessandro Bonavita e Valérie Ferazzino con il pas de deux dal secondo atto de Lo Schiaccianoci, coreografia di Vasiliv Vainonen, che, nonostante alcuni intoppi tecnici dovuti alla stanchezza per l’ora tarda, all’emozione dei ragazzi e, non dimentichiamolo, alla difficoltà di ballare su un palcoscenico in pendenza, come spesso sono quelli dei vecchi teatri, con un pavimento non facile, hanno convinto giuria e pubblico con le loro indiscusse qualità.

Un concorso che, fin dalla sua prima edizione, ha sicuramente lasciato il segno e regalato grandi emozioni. In un momento in cui tutti conosciamo le difficoltà che la cultura e lo spettacolo stanno attraversando l’Italia ha davvero bisogno di manifestazioni come questa, non si stancano di ripetere tutti i giurati e gli ospiti, perché sono serate che scaldano il cuore e fanno ben sperare che, grazie alla grande partecipazione e all’indubbio livello tecnico e artistico dei giovani talenti che si sono esibiti sul palcoscenico, la danza torni e continui a raccogliere quell’interesse e quei meriti che le spettano.

Al Novara Dancexperience e a tutti i giovani vincitori del Concorso auguriamo una lunga e luminosa carriera.

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