Il corpo sussurrando in scena con il Balletto Teatro di Torino per Palcoscenico Danza

di Giada Feraudo
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Proseguono gli appuntamenti della rassegna Palcoscenico Danza diretta da Paolo Mohovich.

Giovedì 28 febbraio alle 21 il Teatro Astra ospiterà il Balletto Teatro di Torino, che proporrà il trittico dal titolo Il corpo sussurrando, un percorso firmato da diversi coreografi e accomunato dal tema del rapporto con il corpo.

Apre la serata una coreografia di Tommaso Serratore,  Passenger_Il coraggio di stare, un nuovo lavoro selezionato dal Festival Interplay. L’orizzonte è in costante cambiamento mentre i corpi dei danzatori esplorano le suggestioni generate dai pensieri di Christopher McCandless, il celebre e singolare viaggiatore statunitense che ha ispirato il film Into the Wild – Nelle terre selvagge.
Il desiderio di scoperta e la consapevolezza di sé maturano la possibilità di fare una scelta e infine decidere di cambiare la propria vita. Tra la possibilità di scegliere e la decisione messa in atto ci sono la pulsione umana e l’istintività con cui ognuno di noi si rapporta a sé stesso e al mondo circostante. Viaggio libertà sono i temi su cui si è fondato il percorso creativo di Serratore, rivelando la battaglia interiore necessaria per una rinnovata scoperta di sé, frutto di diverse esperienze in contesti extraurbani eccezionali e in luoghi caratterizzati da una forte connotazione semantica come quello carcerario.

A seguire il primo brano danzato dal BTT, firmato dalla coreografa di origini mongole Yin Yue, Con Diviso. La tecnica FoCo, utilizzata in questa coreografia, è molto particolare: si tratta di una danza contemporanea con incursioni delle danze tradizionali mongole, che Yin Yue ha messo a punto a New York, dove lavora da tempo. La riflessione alla base di questo lavoro si fonda sul pensiero relativo alle cose che ci uniscono e a quelle che ci dividono: spesso le separazioni avvengono proprio in nome di qualcosa che ci attrae ma non esiste una regola empirica. Una coreografia di grande forza, accompagnata e sostenuta dalla musica altrettanto fisica di Giovanni Sollima.

La seconda parte della serata presenta l’ormai conosciuto Concept#1 per sei danzatori e un’arpa, una composizione di Viola Scaglione, direttrice della compagnia, e dei ballerini del BTT, corpi danzanti che esprimono un nuovo linguaggio dinamico che concede ampio spazio all’improvvisazione ed esalta la creatività del movimento espressivo con un tessuto musicale dato dalla musica elettronica e dagli interventi all’arpa di Federica Magliano.

L’ultima coreografia del trittico è Chamelon, su musica di John Cage, dell’israeliano Itzik Galili, una creazione storica del suo repertorio originariamente concepita per più danzatrici ma qui interpretata da una sola ballerina. Si tratta di un particolarissimo lavoro in cui Galili gioca con tutte le innumerevoli e poliedriche sfaccettature dell’interiorità. Non è necessario alcun altro accessorio, se non una semplice sedia e un puntamento luminoso, per mettere in scena ed esaminare l’alternanza degli “uno, nessuno e centomila” stati d’animo che si alternano dentro di noi, in continuo divenire e in un sottile gioco di metamorfosi: dal pianto al riso, dalla tristezza alla noia, tutto passa attraverso esperienze mentali e sensoriali che si manifestano esternamente e internamente attraverso il linguaggio del corpo, che assume infinite possibilità di espressione.

INFORMAZIONI
BIGLIETTERIA
Teatro Astra
Orario 16-19
Dal martedì al sabato
Tel +39 011 5634352

PUNTO VENDITA
INFOPIEMONTE
Orario 10-18
Aperto tutti i giorni
Piazza Castello 165, angolo Via Garibaldi, Torino

www.fondazionetpe.it

Crediti fotografici: Roberto Poli

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