I nuovi appuntamenti in danza al Teatro Regio di Torino

di Giada Feraudo
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La nuova Stagione di Balletto del Teatro Regio di Torino non spicca in modo particolare per la ricchezza dell’offerta: due soltanto sono infatti i titoli in cartellone, che di anno in anno (nella scorsa Stagione 2015/2016 sono stati tre, a cui bisogna aggiungere il Gala Roberto Bolle and Friends) sembrano trovare spazio con sempre maggiore difficoltà nella programmazione del lirico. 

Se è vero che a Torino il “tempio della danza” dovrebbe essere il Teatro Nuovo, è altrettanto vero che quest’ultimo ormai da tempo fatica parecchio ad attirare il pubblico (solo la Fracci, per ovvie ragioni, ha fatto registrare il -quasi- tutto esaurito), vogliasi forse per alcune scelte di programmazione, vogliasi anche per la struttura, che presenta molte problematiche le quali certamente non contribuiscono ad attirare folle entusiaste di spettatori. Sta di fatto che il pubblico della danza esiste, e non è vero che non risponde all’offerta: quando i titoli e le compagnie meritano davvero l’affluenza c’è, eccome. È un peccato, dunque, ridurre all’osso le proposte che potrebbero portare in città interessanti compagnie e coreografi di fama internazionale, i cui lavori sono molto spesso assai conosciuti fuori dall’Italia.  

Fortunatamente nulla si può obiettare sulla qualità delle proposte: a dicembre, per il Teatro Regio mese tradizionalmente dedicato alla danza, si alterneranno sul palco West Side Story e La Bella Addormentata. Sulla scia del successo di pubblico e di critica riscosso nella scorsa Stagione con Cats, nell’ambito del Progetto Musical, quest’anno, fra il 6 e l’11 dicembre, sarà presentato l’altrettanto celebre West Side Story, nell’allestimento della BB Promotion. L’Orchestra del Teatro, diretta da Donald Chan, si cimenterà con i frenetici ritmi e le melodie tra blues e jazz firmate da Leonard Bernstein per il suo capolavoro teatrale, rappresentato per la prima volta a Broadway nel 1957, mentre sulla scena saranno riproposte la regia e la coreografia originali create da Jerome Robbins, la cui versione cinematografica del 1961 vinse ben dieci Premi Oscar. Le otto recite di West Side Story saranno le uniche date italiane della tournée prevista in occasione delle celebrazioni dei cent’anni dalla nascita di Bernstein.

Sempre a dicembre (dal 17 al 22, per sette rappresentazioni) sarà ospite lo Staatsballett Berlin, per la prima volta in Italia, che presenterà al pubblico La bella addormentata di Tchajkovskij. L’allestimento, già applaudito dal pubblico e dalla critica nel corso delle precedenti Stagioni nei maggiori teatri europei e non solo, rinnova e dà nuovo lustro a un grande classico: coreografia e regia sono di Nacho Duato, direttore artistico della compagnia, genio creativo che non delude mai. La sua versione del celebre balletto introduce elementi decisamente più moderni e dinamici rispetto alle versioni del Novecento, sia nelle linee e nell’estetica della danza, sia nei costumi e nella scenografia, realizzati rispettivamente  dalla pluripremiata disegnatrice Angelica Atlagi?, originaria della Macedonia, e dall’architetto iracheno Jaafar Chalabi. Trasformazioni che non escludono, tuttavia, il romanticismo e lo stile tradizionale ed elegante del balletto. Le celebri e deliziose melodie del grande compositore russo saranno interpretate dall’Orchestra del Regio sotto la guida di Pedro Alcalde

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