A Milano una targa per ricordare Carla Fracci

di Giada Feraudo
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“Qui visse dal 1945 al 1959 e mosse i primi passi di danza Carla Fracci, tra le più grandi ballerine nel Ventesimo secolo, dai cortili di Calvairate al Teatro alla Scala fino ai palcoscenici di tutto il mondo”

È una Milano sentimentale quella che dedica a una delle sue stelle più brillanti un nuovo omaggio: si tratta di una targa commemorativa affissa vicino al portone di una palazzina popolare sita in via Tommei 2, nel quartiere Calvairate, dove l’étoile abitò con la sua famiglia dal 1945 al 1959.

A quattro mesi dalla scomparsa della ballerina il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha partecipato alla cerimonia di svelamento della targa insieme al marito della Fracci, Beppe Menegatti, al direttore della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala Frédéric Olivieri, a danzatori, giovani allievi, amici e semplici cittadini, sottolinea come l’affetto tributato dalla gente a Carla sia davvero immenso. Questa targa è delicata, attenta, gentile come era lei, un modo molto milanese di essere. Credo che Milano continuerà a ricordare Carla mi viene da dire per sempre, è una persona che più milanese non si può. Ci ha dato tanto, le restituiremo tanto”, ha commentato.

 Menegatti, marito e compagno di una vita, non è mai salito nell’appartamento della casa di ringhiera in cui abitava la famiglia Fracci, era una questione di rispetto per l’epoca, e i genitori di Carla erano molto rigorosi, soprattutto per quanto riguardava gli orari. I due si vedevano in teatro, fra una prova e l’altra, lei per il balletto e lui per la regia (all’epoca era assistente di Luchino Visconti) e alla fine della giornata, ricorda commosso, prendevamo il tram insieme e scendevamo qui vicino per salutarci su una panchina, come tutti i giovani con il cuore caldo”.

Il prossimo 1 novembre le spoglie di Carla Fracci saranno tumulate al Famedio, il Pantheon cittadino all’interno del cimitero monumentale.

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