SMAile. Danza e ricerca unite in una serata di beneficenza

di Massimiliano Craus
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L’atrofia muscolare spinale è una terribile malattia che colpisce molti bambini nel mondo ma la storia di uno di loro, Gabriele, ha toccato le corde del cuore e di violino del mondo della danza sul palcoscenico del Teatro Eduardo De Filippo di Arzano, una cittadina della provincia di Napoli. Qui la direttrice artistica della serata di beneficenza “SMAile” Marilena Monge ha condotto la solidarietà a braccetto con Tersicore con l’idea geniale di associare il palcoscenico alla ricerca medica. E così qualche giorno fa si è realizzato il sogno della direttrice artistica e delle tante famiglie in ansia per i loro bimbi, allestendo uno spettacolo in due atti con la danza regina del primo ed il comico della trasmissione di RAIDUE “Made in Sud” Paolo Caiazzo nel secondo atto.

E’ da molti anni che mi preoccupo delle difficoltà quotidiane dei bambini affetti di SMA – chiarisce la direttrice artistica Marilena Monge – ma conoscendoli personalmente, insieme allo loro coraggiose famiglie, ho scoperto che invece di preoccuparmi possa essere molto più utile occuparmene nel mio piccolo, seppur con l’aiuto di molti soggetti provati. Questa è la terza edizione dello spettacolo “SMAile” nel quale ho immaginato un canovaccio che potesse portare gente a teatro attraverso la danza e la comicità di personaggi noti al grande pubblico. E dopo aver goduto nelle passate edizioni della presenza delle ex prime ballerine del Teatro di San Carlo di Napoli Corona Paone e Roberta De Intinis, quest’anno ho allestito una serata più danzata, con ospiti eterogenei ed un programma ricchissimo al fine di aumentare il peso specifico della danza.

Marilena Monge ha dunque commentato a caldo il suo “SMAile” ma noi entriamo nel merito artistico, riconoscendole l’audacia di una scelta trasversale nel mondo del balletto, dalla danza contemporanea al teatro-danza e fino alla danza classica. Andiamo con ordine, con l’apertura della serata concessa alla Geranos Orchestra Dance Company di Stefania Ciancio e Luca Calzolaro,  compagnia di cui peraltro abbiamo già scritto (cfr. https://www.dancehallnews.it/tag/geranos-orchestra-dance-company/), con il titolo del loro recente debutto “Mani-ere” dedicato all’uso quotidiano ed allegorico delle mani, ivi compreso quello della solidarietà. Le mani raccontano la vita di ognuno di noi – ci spiega il coreografo Luca Calzolaro – per cui abbiamo voluto imbastire un’ora di vita, dalla nascita e con la sua evoluzione naturale. Fino appunto alla solidarietà, con le mani che si aiutano e si sostengono in direzione di un finale propositivo e positivo. Non mi piace l’idea della danza contemporanea negativa e pessimista per cui, a maggior ragione, ho voluto realizzare un titolo irriverente ed al contempo stracolmo di fiducia, assolutamente pertinente con i buonissimi propositi di questa meravigliosa serata “SMAile”.   

Il secondo appuntamento con la danza contemporanea è invece stato appannaggio dell’ensemble @-Motion di Fabrizio Esposito, già solista del Teatro di San Carlo di Napoli ed oggi affermato coreografo. La suite tratta dal titolo “Karmaen” è un omaggio alle brigantesse irpine in un immaginifico viaggio nelle corde della “Carmen” di George Bizet. Come lo stesso coreografo ci spiega, questo titolo è uno dei più rappresentativi della mia esperienza coreografica e della produzione della @-Motion. “Karmaen” vuol essere un’audace rivisitazione della verità storica tipica della nostra terra, attraverso un confronto a distanza con un’altra donna dalla incredibile commistione di resistenza e sensibilità. Come non si riesce a resistere alla fisicità di Carmen, allo stesso modo anch’io ho provato a realizzare un personaggio magnifico, grazie al contributo prezioso del libretto di Maria Rosaria Carifano. Mi piaceva pensare ad una donna così forte in una serata di emozioni altrettanto forti!

Il terzo appuntamento con la danza è quello della chiusura del primo atto, dedicato al repertorio di balletto classico con un titolo rassicurante e positivo proprio in tema con lo “SMAile” di Marilena Monge. I due ballerini del Teatro di San Carlo di Napoli Claudia D’Antonio e Stani Capissi hanno infatti interpretato il pas de deux della “Cenerentola” di Giuseppe Picone, ultimo balletto in scena al Massimo napoletano nel marzo scorso. Nuovissimo allestimento sulle musiche di Sergej Prokofiev, la “Cenerentola” di Giuseppe Picone è stato il vero debutto del direttore della compagnia del Teatro di San Carlo nelle vesti di coreografo, con un incredibile lavoraccio misurato sull’intero spartito del compositore di Krasne. In quell’occasione Claudia D’Antonio si è alternata nel ruolo della protagonista con Maria Eichwald ed Anna Chiara Amirante mentre nella serata “SMAile” si è esibita nel pas de deux con Stani Capissi, il principe di una vita. Eh sì, i due protagonisti della meravigliosa festa sono innamorati sin dai tempi della Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo, all’epoca diretta da Anna Razzi, ed oggi lavorano insieme nella compagnia della loro città e del loro teatro.

E’ bellissimo lavorare insieme a Stani – ammette sorridente Claudia D’Antonio – soprattutto perché abbiamo realizzato il nostro sogno in comune. Del resto abbiamo frequentato lo stesso corso, ci siamo licenziati insieme con il pas de deux di “Paquita” ed abbiamo cominciato la nostra avventura del professionismo ancora insieme. Fino alle rappresentazioni della “Giselle” sancarliana di Liudmila Semeniaka in cui siamo stati i protagonisti e ci siamo divertiti davvero tantissimo. E’ stata un’emozione straordinaria! E la stessa “Cenerentola” della serata “SMAile” ha un senso assai più profondo del titolo in sé per sé: Sergej Prokofiev ha scritto la musica del balletto durante la Seconda Guerra Mondiale nell’attesa di un mondo migliore. Il suo ottimismo era abbagliante e così lo spartito è nato sotto i migliori auspici, proprio perché i sogni di Cenerentola aspiravano ad una vita migliore. Tanto per restare in tema! “Cenerentola è un balletto meraviglioso – racconta Stani Capissi – e quando Claudia mi ha proposto l’alternativa di ballare il “Don Chisciotte” ho insistito per restare ancorati alla nostra “Cenerentola”. E così in attesa di andare in tournée a Singapore per una nuova “Giselle” (coreografie di Anna Razzi, ndr) e di debuttare con “Alice in Wonderworld” (coreografie di Gianluca Schiavoni, ndr) ci siamo davvero appassionati ed emozionati ad aiutare Gabriele e tutti gli altri bambini sfortunati.      

Crediti fotografici: Federica Capo

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