Si estende la chiusura di Broadway fino a maggio 2021

di Alessandra Colpo
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The Broadway League ha annunciato un’altra estensione della chiusura di Broadway a New York City, fino al 30 maggio 2021.

Le date, sia dei nuovi spettacoli che di quelli ancora in scena, verranno annunciate man mano che le singole produzioni determineranno i programmi delle rispettive messe in scena.

«Con quasi 97.000 lavoratori che dipendono da Broadway per il loro sostentamento e un impatto economico annuale di 14,8 miliardi di dollari per la città, i nostri membri si impegnano a riaprire non appena le condizioni ci consentiranno di farlo – ha affermato Charlotte St.Martin di The Broadway League – Stiamo lavorando instancabilmente con più partner per sostenere il settore una volta alzato di nuovo il sipario».

Gli spettacoli di Broadway sono stati sospesi il 12 marzo 2020. A quel tempo, erano in corso 31 produzioni, inclusi 8 nuovi spettacoli in anteprima. Inoltre, 8 produzioni erano in prova per prepararsi a debuttare in primavera.

Ci sono però diversi teatri di New York City, con la possibilità di modificare e limitare notevolmente i loro posti a sedere in conformità con le regole di distanziamento sociale, che stanno prendendo provvedimenti per farlo. Secondo il New York Times, una nuova coalizione composta da The Park Avenue Armory, St.Ann’s Warehouse, BRIC, Harlem Stage, National Black Theatre e il Perelman Center, spera che il Governatore Andrew M. Cuomo prenda presto in considerazione la possibilità di far riprendere gli spettacoli.

Il presidente di AFM Local 802 (l’unione di musicisti professionisti nel mondo) Adam Krauthamer ha dichiarato:

«Come giustamente sottolinea la Broadway League, quasi 100.000 lavoratori dipendono da Broadway per il proprio sostentamento e Broadway fornisce un impatto economico annuale di 14,8 miliardi di dollari a New York City. Ciò sottolinea la necessità che i leader eletti a ogni livello di governo intraprendino azioni di emergenza per aiutare le arti a sopravvivere qui a New York e in tutto il Paese con un aiuto diretto agli operatori artistici. Senza questo supporto, il futuro delle arti dello spettacolo a New York, la capitale culturale del mondo è in discussione».

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