La Royal Ballet di Londra in diretta con le prove de “La Bayadère”: una splendida operazione di diffusione culturale

di Sabrina Ronchetti
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Un’occasione davvero unica quella che è stata riservata Mercoledì sera al pubblico di ballettomani di tutto il mondo: poter vedere i danzatori della Royal Ballet in diretta streaming, da Londra, impegnati nelle prove del balletto “La Bayadère” in scena alla Royal Opera House dall’ 1 al 17 Novembre .

Un vero sguardo indiscreto sul lavoro durissimo che si cela dietro la preparazione di un balletto di repertorio così complesso, sia per i solisti che per il corpo di ballo a cui tocca un terzo atto durissimo, il Regno delle Ombre, una perla del balletto classico .

E’ niente di meno che la meravigliosa Natalia Makarova, da sempre responsabile del riallestimento della coreografia originale de “La Bayadère”, a curare le prove delle due Principals della Compagnia, Yasmine Naghdi, che interpreta Gamzatti e Akane Takada nel ruolo di Nikija.

Nonostante i suoi 77 anni, la Makarova segue con estrema attenzione le performances delle due ballerine, dispensando con generosità, correzioni raffinate, fondamentali non solo dal punto di vista tecnico, ma anche per rendere consapevoli Yasmine e Akane dell’importanza che riveste anche l’aspetto dell’interpretazione artistica dei due personaggi così diversi tra loro.

La Naghdi è una Gamzatti regale, davvero principesca dalle doti tecniche brillanti: viene chiamata dalla Makarova ad eseguire non solo la sensuale variazione dell’ultimo atto, quella del Tempio, ma anche quella più conosciuta del secondo Atto insieme alla coda con i suoi famosi fouettés all’italiana e alla russa, che vengono ripetuti più volte perché diventino sempre più veloci!!

Ma la Makarova non si limita ad interagire con le danzatrici, spesso coinvolge il pubblico presente in sala, raccontando aneddoti, ripercorrendo la storia del balletto che ha avuto fortune altalenanti nel corso della storia, tanto che l’ultimo atto, quello del castigo, in Russia fu rappresentato pochissimo. In un regime come quello sovietico, non era politicamente corretto rappresentare l’ira di una divinità che interveniva per punire gli uomini infedeli ad un giuramento con un essere trascendente.

Per questo, per molto tempo, in Russia  “La Bayadère” è stato rappresentata in soli tre atti: il balletto si concludeva con il finale dell’Atto delle Ombre. E’ stata la stessa Makarova a ricostruire l’atto finale, in primis attraverso i suoi ricordi, ma anche facendo un minuzioso lavoro di ricerca negli archivi dei teatri Bolshoj e Kirov e interpellando anziane ballerine che avevano danzato nel balletto quando ancora lo si portava in scena in forma completa.

La diretta da Londra comprendeva anche interviste a Olga Evreinoff, la Principal Maitre stabile all’interno della Compagnia e a Shibara Jeyasingh, coreografa, che attraverso le loro parole, hanno contribuito a far capire , soprattutto ai non addetti ai lavori, quanto complesso e  sfaccettato sia il lavoro di una compagnia che si prepara ad un allestimento simile.

Personalmente considero questa diretta un atto davvero lodevole da parte della compagnia inglese che non ha nessuna intenzione di essere un’operazione di marketing, visto che tutte le date sono sold out, ma che rappresenta una meravigliosa volontà di diffusione della cultura.

L’unico rimpianto è non avere visto in prova il corpo di ballo, la colonna portante del terzo Atto de “La Bayadère”, uno dei momenti più romantici e intensi di tutti i balletti di repertorio classico con una moltitudine di danzatrici che si muovono e addirittura respirano all’unisono; mi consola sapere che potrò rifarmi il 13 Novembre, giorno in cui  tutti potranno assistere in diretta alla rappresentazione de “La Bayadère”.

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