In uscita “Yuli” il film di Iciar Bollain sulla vita del danzatore cubano Carlos Acosta

di Sabrina Ronchetti
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Quando si parla di Carlos Acosta, si spalanca davanti ai nostri occhi l’immagine di un danzatore sublime che ha sempre unito una tecnica impeccabile sostenuta da una fisicità atletica, ad un’artisticità e una raffinatezza uniche nel suo genere.

La fulgida carriera del grande danzatore cubano la conosciamo tutti : ha ballato nelle più grandi compagnie del mondo tra cui, Houston Ballet, English National Ballet, American Ballet, anche se il sodalizio più fruttuoso e longevo è stato quello con la Royal Ballet di Londra  dove ha lavorato dal 1998 al 2015, anno del suo ritiro dalle scene, diventando il primo Principal di colore nella storia della Compagnia.  Nella sua carriera ha collezionato premi tra i più prestigiosi : Premio di Losanna, Laurence Olivier Awarrd per l’eccellenza nella danza, Premio Benois, ed è stato anche insignito dalla Regina Elisabetta del titolo di Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico.

Forse meno nota ai più è la storia della sua vita, tanto affascinante e particolare da spingere il regista spagnolo Iciar Bollain a girare un film su di lui dopo aver letto la sua autobiografia: “No Way Home”. Il film, “Yuli” , le cui riprese si sono svolte tra Cuba, la Spagna e Londra e che uscirà in anteprima mondiale questo mese in concorso al San Sebastian Film Festival, è un viaggio attraverso la vita di Carlos Acosta, dalla sua infanzia difficile fino alla maturità di danzatore dai grandi successi che però non dimentica le sue origini.

Il nome “Yuli” non è altro che il soprannome con cui Pedro Acosta, il padre di Carlos, lo ha chiamato per tutta la vita  perché lo considerava il figlio di Ogun, un dio africano, un combattente.

Carlos, ultimo di undici fratelli, è un ragazzo difficile e ribelle che, fin dall’infanzia, ha sempre rifuggito qualsiasi forma di disciplina e istruzione preferendo trascorrere pigramente le sue giornate tra le strade de L’Havana. Fortunatamente il padre, accortosi del talento del figlio per la danza e per inculcargli un po’ di disciplina, (.. ma anche per assicurargli un pasto sicuro al giorno), lo costringe a frequentare la rinomata Escuela Nacional Cubana de Ballet, togliendolo dalle strade della città e avviandolo su una di ben altro valore .

Grazie a lui, Yuli, che inizialmente si rivela distratto e refrattario alle regole di disciplina imposte dalla danza, piano piano cambia atteggiamento e comincia ad appassionarsi per davvero;  è lì che muove i primi passi che lo porteranno a diventare una leggenda del mondo del balletto internazionale, tanto che alcuni critici sono arrivati a paragonarlo a Nureyev, Baryshnikov.

Nel ruolo principale troviamo due giovani attori: Edilson Manuel Olbera Nunez che interpreta Carlos Acosta da ragazzo e Keyvin Martinez, che lo interpreta da giovane, anche se lo stesso Acosta appare nel film.

Il regista ha dichiarato.”Quando mi hanno suggerito di fare un film sul danzatore cubano Carlos Acosta, non ho esitato un istante: la sua autobiografia No Way Home, da cui il film prende ispirazione, parla di una ragazzo di razza mista che cresce nelle strade dell’Havana e, contro ogni probabilità e inizialmente anche contro la sua volontà, finisce per diventare uno dei più grandi danzatori del mondo”.

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