“Il Mago di Oz”: recuperate le scarpette rosso rubino di Judy Garland

di Alessandra Colpo
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Le famose scarpette rosso rubino, indossate da Judy Garland nel film del 1939 “Il mago di Oz”, erano state misteriosamente rubate nel 2005 dal Judy Garland Museum di Grand Rapids, Minnesota (casa natale dell’attrice), e  dopo ben tredici anni sono state finalmente recuperate dall’FBI. Il cimelio apparteneva al collezionista Michael Shaw che l’aveva dato in prestito al museo.

L’ufficio dell’FBI a Minneapolis e il Dipartimento di Polizia di Grand Rapids hanno fatto l’annuncio la  mattina dello scorso 4 settembre.
Nessuna impronta digitale o le riprese della telecamera di sicurezza: pochi indizi a indicare chi avrebbe fatto irruzione da un ingresso posteriore e avrebbe frantumato la vetrina in plexiglass che conteneva le scarpe. L’unica cosa rimasta: un lustrino rosso.

Il recupero è stato possibile grazie all’aiuto, in parte, dell’incrollabile devozione di Joe Maddalena, CEO di Profiles in History, casa d’aste specializzata nella vendita di documenti scritti e di memorabilia provenienti da Hollywood, e di Josh Gates, conduttore del programma televisivo “Expedition Unknown” su Discovery Channel.
Alla fine dell’episodio dedicato al misterioso furto delle scarpette rosse, è stato Joe Maddalena a confermare l’autenticità del cimelio attraverso delle foto mostrate dal detective Brian Mattson. Questa conferma ha dato agli investigatori la fiducia necessaria per proseguire l’operazione che alla fine ha portato al loro recupero. Michael Shaw ha detto:

“Joe Maddalena tredici anni fa mi aveva promesso che avrebbe ritrovato le mie scarpette rosso rubino e oggi quella promessa è stata mantenuta! Ed è stato grazie al costante impegno di Joe e Josh, insieme alla polizia e all’FBI.”

Le autorità hanno detto in una conferenza stampa a Minneapolis che la loro indagine era ancora in corso, e non hanno indicato alcun sospettato del caso né fornito un resoconto del furto. I funzionari hanno chiesto a chiunque avesse informazioni di contattare l’F.B.I.
Investigatori federali, locali e privati hanno perseguito una serie di teorie nel corso degli anni, e alla fine un donatore privato ha offerto una ricompensa di 1 milione di dollari per la localizzazione delle scarpe, che sono state tra le numerose indossate dalla Garland nelle riprese del film del 1939.

“Tredici anni fa, quando ho saputo del furto delle scarpette, ho deciso personalmente di impegnarmi a ritrovarle”, ha detto Joe Maddalena, CEO di Profiles in History. “Non avrei mai creduto che qualcuno le volesse distruggere e sicuramente sapevo che Michael non avrebbe mai partecipato al loro furto: le stelle si sono allineate e il giorno è arrivato, sono state recuperate. Grazie a tutti gli investigatori che ci hanno aiutato in questa ripresa”.

“Queste scarpe sono uno dei più preziosi e iconici artefatti perduti nella storia del cinema”, ha dichiarato Josh Gates, presentatore di “Expedition Unknown”. “Sono entusiasta di aver contribuito a raccontare la loro storia e di avere avuto un ruolo nel documentare la loro autenticazione.”

Quelle rubate al Judy Garland Museum non sono però gli unici esemplari: per esigenze di scena ne erano state prodotte almeno sette copie, una delle quali è esposta al museo Smithsonian. Un altro paio è stato venduto nel 2000 ad un’asta a New York per circa 600.000 dollari al collezionista statunitense David Elkouby. Nel maggio del 1970 la MGM organizzò a Hollywood una serie di aste per vendere oggetti di scena accumulatisi negli anni. Nell’asta dedicata a “Il mago di Oz” il costume da leone fu venduto per 2.400 dollari, il cappello della strega per 450 e le scarpette rosso rubino (in un esemplare sciupato e non più brillante) per 15.000 dollari offerti da un anonimo che al momento le credette l’unico esemplare conservato. Attualmente il valore di mercato delle famose scarpette è stimato in circa 1.500.000 dollari.

 

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