Teatro alla Scala, la nuova stagione: quel sottile equilibrio tra innovazione e tradizione

di Ada Cappello
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La Stagione di Balletto 2016 – 2017 del Teatro alla Scala si annuncia densa di nuove creazioni e di “ritorni”, nel rispetto della tradizione della storia del balletto e, al contempo, all’insegna della crescita degli artisti del Corpo di Ballo. Il neo direttore, Mauro Bigonzetti, ponendosi in continuità con la precedente Stagione di Balletto, presenta un programma composto di sette titoli, annunciando l’intento di sviluppare le potenzialità del Corpo di Ballo, grazie a creazioni cucite ad hoc sui danzatori e attribuendo loro il progetto coreografico de “La Valse”.

“Serata Stravinskij”, “Sogno di una notte di mezza estate”, “Il lago dei cigni”, “Romeo e Giulietta”. Questi i titoli che ritornano in scena, cui si accompagnano quattro nuove creazioni. Una nuova “Coppélia” aprirà la Stagione di Balletto, mentre le atmosfere suggestive ed evocative de “La Valse” si uniranno, in un dittico, al fascino dell’oriente in Shéhérazade. Infine, proseguirà il connubio tra danza e musica da camera (già inaugurato da Cello Suites e da Il giardino degli amanti) nel “Progetto Händel”.

“Coppélia” è raccontata da Mauro Bigonzetti tramite un’inedita partitura coreografica, in cui trovano espressione le illusioni, gli inganni, la realtà, l’apparenza e il mistero della bambola meccanica di Hoffmann sulle note suggestive di Delibes. Nelle vesti dei protagonisti danzeranno l’amata étoile Roberto Bolle e l’Artista ospite Polina Semionova, già a fianco dell’étoile scaligera nella “Cinderella” di Bigonzetti.

Il dittico “Serata Stravinskij”, in omaggio all’omonimo musicista, evoca l’atmosfera artistica dell’inizio del secolo scorso, resa ineguagliabile dalla creatività dei Ballets Russes. Alla prima parte dello spettacolo, “Le sacre du printemps”, in cui l’alternarsi delle stagioni evoca i cicli di vita e morte, seguirà “Petruška”, che riproduce fedelmente la versione storica del balletto, con coreografia di Michail Fokin. La direzione orchestrale sarà affidata al Maestro Zubin Mehta, per la prima volta in collaborazione con il Balletto della Scala.

Ancora un dittico unirà il fascino di Vienna e dei suoi valzer, nel poema coreografico “La Valse” di Maurice Ravel, alle atmosfere suggestive di “Shéhérazade”. Alla partitura de La Valse, che evoca “l’impressione di un volteggiare fantastico e fatale”, darà voce la coreografia per la prima volta affidata ad alcuni danzatori del Teatro alla Scala, sotto la supervisione del Direttore del Corpo di Ballo. A seguire Shéhérazade che, nella creazione affidata a Eugenio Scigliano, racconta una storia in cui si fondono sottomissione, sopruso, amore e sensualità.

Il “Progetto Händel”, omaggio alla musica antica e barocca, rappresenta una nuova produzione, realizzata da Mauro Bigonzetti su misura dei danzatori, in particolare dell’étoile Svetlana Zakharova, assecondando il cromatismo del clavicembalo e i respiri dei fiati e degli archi.

A giugno e luglio 2017 tornerà per sei recite “Sogno di una notte di mezza estate” di Balanchine. Il balletto attinge dalla fantasia di Shakespeare e dalla musica di Mendelssohn, elementi questi, esaltati dalla direzione del Maestro David Coleman e dalle voci delle soliste del corso di perfezionamento per cantanti lirici dell’accademia scaligera. Si racconta la magia di una notte fatata di cui sono protagonisti gli elfi, le fate, Titania e Oberon, gli amanti, Puck, Bottom.

Ritorna, ancora, il “Lago dei cigni” di Alexei Ratmansky, che sarà rappresentato per la prima volta alla Scala nel giugno 2016. Il coreografo, già ispirato dalle partiture di ?ajkovskij nella sua Bella addormentata, racconta il balletto più amato di sempre, ripercorrendo, con rinnovato vigore, i passi di Petipa e Ivanov.

Infine, chiude la Stagione scaligera “Romeo e Giulietta” di Kenneth MacMillan, balletto romantico dall’ineguagliabile lirismo e dalla drammatica tensione emotiva, che vedrà in coppia l’étoile Roberto Bolle e Marianela Nuñez, Artista ospite d’eccezione, già interprete del medesimo ruolo nella stagione 2013 – 2014.

Crediti fotografici: Brescia, Amisano, Lelli, Masotti per Teatro alla Scala

 Ada Cappello

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