Tarantango: buone vacanze

di Vittoria Maggio
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E anche quest’anno siamo arrivati al periodo delle vacanze estive! Finché c’è tango c’è vita vuole ringraziare col cuore tutti i lettori che seguono con passione la nostra rubrica giunta alla sua seconda estate di ballo!

C’è un tempo per la pausa nella nostra vita e nel tango: la pausa è importante per lasciare andare, ascoltare, fermare il tempo.

Il grande Carlos Gavito parlava della capacità di ballare la musica nelle pause: “a volte quando ballo, sento che la musica è così sublime che qualsiasi movimento sarebbe in più, quindi, mi fermo ad ascoltare”.

C’è una grande lezione di vita e di tango nelle parole di Gavito.

La pausa non è mai passiva, è un po’ come la ginnastica isometrica: sembra che nulla accada e invece i muscoli lavorano nel profondo.

Anche quando siamo in pausa nel nostro tango, stiamo lavorando nel profondo di quella nota musicale, di quel moto d’animo, di quel passo che se pur fermo è invece attivo nel suo momento di stasi, pronto a ripartire con maggiore intenzione ed emozione.

Ciò detto, per un tanguero è abbastanza difficile pensare di non ballare almeno un tango durante le vacanze estive! La crisi d’astinenza potrebbe avvicinarsi ed essere fatale!

In questo periodo infatti gli eventi di ballo “camminano” lungo tutta la nostra penisola e i festival di tango si moltiplicano nelle varie mete vacanziere: Sicilia, Puglia, Sardegna, Marche, Toscana, quasi ovunque si può trovare occasione di indossare le scarpette da tango messe in valigia. Non avete che l’imbarazzo della scelta, se la pausa vi sta stretta!

Tarantango, giunto alla ottava edizione, ballerà tutte le notti nello splendido Salento dal 18 agosto al 3 settembre: è forse l’occasione più interessante, per chi si trovasse nelle Puglie, poiché oltre alla magia delle spiagge salentine, unisce il tango al folclore italiano rappresentato dalla classica pizzica salentina che,  come vuole la leggenda dei riti magici, libera  il nostro spirito e il nostro corpo da qualsiasi “tarantola”  o spirito maligno. E di magia ne abbiamo certamente tutti bisogno! Vale sicuramente la pena prendere un aereo anche per un eventuale lungo weekend!

E dunque a voi il dilemma: mettere o non mettere le scarpette da ballo in valigia?
Se ci stanno, mettetele!
Ma ricordate che per ballare il tango in fin dei conti va bene una qualsiasi comoda calzatura o anche i piedi scalzi sulla spiaggia: il pivot non verrà certo da manuale, ma la classe e l’eleganza non mancheranno certo!

Buone vacanze a tutti e come sempre Buon Tango: a chi lo balla e a chi resterà in pausa, a chi lo ascolta oppure lo guarda, a chi lo ama e a chi invece male ne parla … A chi vive insomma perché Finché c’è tango c’è vita!

Un abbraccio

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