Sylvie Guillem e la scelta ambientalista: “Voglio usare la mia notorietà artistica per far sentire la mia voce”

di Sabrina Ronchetti
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Quante volte anche voi avrete pensato, sopraffatti dalle brutte notizie che arrivano quotidianamente, di mollare tutto, cambiare vita e magari dedicarvi a qualche causa importante per il bene di tutti ed aiutare a costruire un mondo migliore? La grande ètolie Sylvie Guillem l’ha fatto per davvero e in Italia.

In otto anni ha cambiato la sua vita: folgorata da un libro di Paul Watson ideatore di Sea Shepherd, Sylvie ha sentito profondamente dentro di sé la volontà di fare qualcosa di concreto per il bene del pianeta e dedicarsi alla causa ambientalista iniziando dalla costruzione di “AirBee’n’Bees” ( già trovo il nome meraviglioso), una tenuta tra l’Umbria e il Lazio  dove le api possono tenersi il loro miele senza essere sfruttate.

“Leggendo il libro di Watson, sono rimasta sconvolta dalla notizia che il mare morirà entro il 2045 per l’estinzione della fauna ittica dovuto alla pesca intensiva”, rivela la Guillem, “ Mi è scattata una scintilla: sono diventata prima vegetariana e poi vegana”. Sylvie non si è curata di chi la definiva una donna con un brutto carattere, solo perché è sempre stata una persona che sapeva cosa voleva, e lo ha dimostrato anche stavolta: lasciata la danza, si è proprio dedicata ad altro, la sua preoccupazione maggiore è sensibilizzare le persone al tema ambientalista attraverso la sua notorietà.

Il suo impegno è forte e concreto: è stata promotrice di una petizione online all’ONU per ottenere una risoluzione per interdire lo sfruttamento delle foreste distrutte dal fuoco e inserire quelle primarie nel patrimonio UNESCO poiché l’Amazzonia non è l’unico posto in cui gli incendi delle foreste nascondono speculazioni commerciali purtroppo. E ancora, ha parlato in prima persona a Parigi del suo rapporto col veganesimo e sul problema dello sfruttamento delle api, ha fatto veri corsi sull’apicoltura, ha aiutato in Cina ActAsia a sensibilizzare il mondo orientale ad adottare maggior rispetto nei confronti degli animali, ecc…

“So di essere una goccia nel mare, ma se tutti si impegnassero anche solo un po’, la caduta nel baratro  potrebbe essere almeno rallentata”, anche per questo è una sostenitrice di Greta Thunberg che pensa essere arrivata al momento giusto, quando le persone sono più coscienti di quello che sta accadendo e quindi più vigili.

Come darle torto? Fa bene Sylvie ad utilizzare la sua notorietà e la sua immagine per promuovere un così importante tema, perché il suo fascino farà sicuramente presa su molti, così come quando era  in scena e si veniva letteralmente rapiti dalla sua bellezza e dal suo regale temperamento.

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