Serata Stravinskij: con “Petruška” e “Le sacre du printemps”, ecco l’omaggio del Teatro alla Scala al grande maestro

di Beatrice Micalizzi
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Sabato 11 febbraio si sono aperte al Teatro alla Scala di Milano le recite di Serata Stravinskij, uno dei maestri da sempre omaggiati durante la stagione del Piermarini. Le sue composizioni, uniche nel loro genere, hanno ispirato l’estro creativo di Diaghilev, Nijinskij e Fokin, celeberrimi maestri che legano il proprio nome ai Ballets Russes.

Per l’occasione, il corpo di ballo propone Petruška e Le sacre du printemps: racconti antichi di riti pagani e folklore russo, storie ancestrali di valenza universale e profondo simbolismo, tradotti nel linguaggio della danza, universale e allo stesso tempo in evoluzione continua verso nuove vie.

La storia di Petruška, infelice e malinconico automa, viene raccontata dalla coreografia di Fokin, ripresa in originale da Isabelle Fokine con l’allestimento di Aleksandr Benois.

Siamo nella San Pietroburgo del 1830; un vecchio ciarlatano presenta le sue bambole automatizzate ai passanti, Petruška, la Ballerina e il Moro, le quali, per magia, sono in grado di provare sentimenti umani, dalla gioia all’amore al dolore. Petruška, innamorato della Ballerina, sperimenta la sofferenza del rifiuto e la rabbia della gelosia che ne causeranno la morte per mano del Moro. Nell’interpretazione la triste bambola si alternano Maurizio Licitra, Claudio Coviello e Antonino Sutera; Nicoletta Manni e Vittoria Valerio saranno a turno la bella Ballerina, causa delle pene di Petruška perché a lui preferisce il Moro, interpretato da Mick Zeni e Gabriele Corrado. A dar vita alle bambole sarà Alessandro Grillo, perfetto ciarlatano in tutte le repliche.

Le sacre du printemps, storicamente nata dal genio di Vaslav Nijinskij, viene proposta nella versione di Glen Tetley del 1974. Il coreografo si sgancia dai riferimenti storici per concentrarsi sulla potenza e sulle emozioni suggerite dalla musica, evocando con costumi astratti e senza tempo i cicli di vita e morte, secondo l’alternarsi delle stagioni, affidando a un ballerino il ruolo dell’Eletto.

Due i cast che si alternano nelle rappresentazioni di Le sacre du printemps: Antonino Sutera, Virna Toppi, Gabriele Corrado, Chiara Fiandra, Marco Agostino, Lusymay Di Stefano e Gioacchino Starace; Claudio Coviello, Maria Celeste Losa, Nicola Del Freo, Denise Gazzo, Christian Fagetti, Agnese Di Clemente, Walter Madau.

La direzione dell’Orchestra del Teatro alla Scala è affidata a Zubin Mehta, per la prima volta con il balletto scaligero.

In scena, oltre al Corpo di Ballo, vedremo gli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.

 

Serata Stravinskij

Petruška

Musica Igor’ Stravinskij
Direttore Zubin Mehta
Coreografia Michail Fokin
Ripresa da Isabelle Fokine
Libretto Igor’ Stravinkskij e Aleksandr Benois
Scena e costumi Aleksandr Benois
Supervisione ai costumi Irene Monti
Luci Marco Filibeck

Le sacre du printemps

Musica Igor’ Stravinskij
Direttore Zubin Mehta
Coreografia Glen Tetley ©Glen Tetley Legacy
Ripresa da Bronwen Curry
Scene e costumi Nadine Baylis
Luci John B. Read

Produzione Teatro alla Scala
Durata spettacolo: 1 ora e 40 minuti incluso intervallo

In scena dall’11 febbraio all’1 marzo 2017
Tutte le informazioni per orari, cast per data e biglietti:
www.teatroallascala.org

Crediti fotografici: Brescia-Amisano

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