Progetti Speciali: alla Biennale la danza di McGregor celebra Berio

L'evento chiude il 2025 dell’Archivio Storico al Teatro La Fenice

di Fabiola Di Blasi
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Il 2025 dei Progetti Speciali dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia – Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee,  si chiuderà nel segno della danza e della musica contemporanea con uno degli appuntamenti più attesi della stagione: Coro di Luciano Berio (di cui ricorre il centenario della nascita) in scena il 6 e 7 dicembre al Teatro La Fenice. Il capolavoro composto tra il 1974 e il 1976, eseguito per la prima volta in Italia proprio alla Biennale diretta da Luca Ronconi, torna ora in una nuova veste scenica che porta la firma di Wayne McGregor, coreografo di fama internazionale, Direttore artistico del settore danza della Biennale di Venezia.

Un dialogo profondo tra corpo e suono che unisce quaranta voci del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, ciascuna accoppiata a un musicista dell’Orchestra del Teatro La Fenice, e venti danzatori, dieci della Company Wayne McGregor e dieci selezionati tra i migliori interpreti della Biennale College Danza degli ultimi cinque anni. La coreografia si intreccia alla partitura per restituire allo spettatore l’intensità di un rito collettivo in cui la voce incontra il gesto.

Il progetto, realizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice e con il contributo del Ministero della Cultura, è un omaggio al grande compositore ma anche un ponte ideale tra generazioni e linguaggi artistici. In questa fusione di musica e danza, la scena diventa organismo vibrante e la ricerca di McGregor rinnova la visione di Berio.

Coro chiude il percorso annuale dei Progetti Speciali dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia che nel 2025 ha intrecciato filosofia, parola e musica in un dialogo continuo tra memoria e sperimentazione. Dopo la Biennale della Parola dedicata a Le guerre e la pace con la lectio magistralis di Massimo Cacciari (6 novembre, Lido di Venezia, Tempio Votivo della Pace) e dopo Arcipelago Battiato, l’omaggio al genio visionario di Franco Battiato con la voce di Malika Ayane (17 e 18 novembre, Teatro alle Tese – Arsenale), l’Archivio si conferma spazio di incontro tra le arti, luogo dove il pensiero si fa gesto e la memoria diventa movimento verso il futuro.

Foto: La Biennale di Venezia / Archivio Storico www.labiennale.org/it/news/i-progetti-speciali

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