Pina Bausch a Roma: nell’opera della grande coreografa tedesca una capitale inedita e underground

di Giada Feraudo
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Pina Bausch, la danzatrice visionaria che ha rivoluzionato il mondo della danza del Novecento, mito assoluto e fonte di ispirazione per numerose generazioni, torna sul grande schermo con un documentario dal titolo Pina Bausch a Roma.

Il film, con la regia di Graziano Graziani, sarà proiettato in anteprima lunedì 10 aprile alle ore 20.30, presso il Teatro Argentina di Roma.

Nato per iniziativa di Simone Bruscia, direttore di Riccione Teatro, e Andrés Neumann, storico produttore della Bausch, il lungometraggio è prodotto da Riccione Teatro in collaborazione con l’Archivio Teatrale André Neumann/Il Funaro Centro Culturale di Pistoia e prende spunto da alcune fotografie inedite che testimoniano le visite di Pina Bausch nei campi rom della capitale. L’idea sviluppata da Bruscia è quella di realizzare un documentario sul rapporto intimo che l’artista aveva con Roma e con i luoghi meno conosciuti della città, concentrandosi in modo particolare sul periodo romano dell’indimenticabile coreografa di Wuppertal.

Dei quindici spettacoli che Pina Bausch ha realizzato, nel corso della sua carriera, ispirandosi ad altrettante città del mondo, Roma è l’unica che vanta ben due titoli dedicati: Viktor (1986) e O Dido (2000), entrambi coprodotti con il Teatro di Roma.
Il film-documentario Pina Bausch a Roma ripercorre le tappe salienti delle due residenze romane dell’artista tedesca scomparsa nel 2009, riportando alla luce, attraverso un intreccio di testimonianze inedite, una città autentica e anticonvenzionale: una Roma quotidiana, scandita da pranzi in trattoria, incursioni in sale da ballo popolari e passeggiate al mercato della frutta, una Roma underground, narrata e caratterizzata dalle sue periferie multietniche, conosciuta grazie a ripetute visite in campi rom e sopralluoghi notturni in locali transgender e circoli di cultura omosessuale. A raccontare queste esperienze originali e poco note sono amici, collaboratori di lunga data e imprevedibili compagni di viaggio. Tra loro Matteo Garrone, Mario Martone, Vladimir Luxuria, Cristiana Morganti, Leonetta Bentivoglio, Andrés Neumann, Ninni Romeo, Claudia Di Giacomo e Maurizio Millenotti.

Firma la regia Graziano Graziani, critico teatrale, scrittore e giornalista, tra i conduttori di Fahrenheit a Radio 3 Rai e collaboratore di Rai 5, per cui ha realizzato diversi documentari sul teatro contemporaneo.
Dopo la presentazione di alcuni estratti e work in progress al Riccione TTV Festival e al Biografilm Festival, il film sarà proiettato per la prima volta in versione integrale al Teatro Argentina di Roma (con sottotitoli in inglese). La serata evento di lunedì 10 aprile si aprirà con un’introduzione del regista e dei produttori e si concluderà dopo la proiezione con Insoliti percorsi, e risate in cantina, un inedito omaggio a Pina Bausch di e con Cristiana Morganti, storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal.
Pina Bausch a Roma proseguirà poi il suo tour tra i festival e nei teatri di tutto il mondo, riconfermando ancora una volta la fama e l’importanza dell’opera di una danzatrice e coreografa rivoluzionaria, capace di stregare registi del calibro di Federico Fellini, Pedro Almodóvar e Wim Wenders e di stravolgere non solo il mondo della danza ma quello delle arti contemporanee in generale.

Crediti fotografici: Enrica Scalfari

1985 Rome, teatro Argentina, Pina Bausch

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