Petites Pièces: frammenti di vita in musica e danza

di Giada Feraudo
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Sono dieci le Petites Pièces create dal coreografo italiano Fabio Crestale che i danzatori della compagnia I Funamboli rappresenteranno giovedì 5 aprile a Meudon, vicino a Parigi.

Si tratta di una serata-contenitore già presentata con successo in altre occasioni (Palcoscenico Danza 2015 a Torino, Sirmione in Danza 2016 per fare alcuni esempi) che propone, questa volta, ben tre nuove creazioni. Si tratta delle coreografie Talk, un solo fatto per il primo ballerino dell’Opéra de Paris Florian Magnenet, Appearance, ancora un solo creato per Elsa Godard e, infine, la coreografia dal titolo Uomini, un lavoro per danzatori uomini (Arnaud Baldaquin, membro della Compagnia di  Roland Petit, Andrea Apadula, Pedro Lozano Gomez e Théo Marion).

Crestale sviscera profondamente, nei momenti che mette in scena, il suo terreno di ricerca e di sperimentazione preferito e infinito, ovvero le relazioni che si intrecciano fra gli esseri umani, analizzate nelle loro svariate possibilità di declinazione.

Frammenti di storie, frammenti di vita, raccontati in modo poliedrico e sfaccettato attraverso la commistione e l’utilizzo di diversi linguaggi: dalla danza classica, a quella contemporanea, alla musica. Se la danza gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dello spettacolo e vede la presenza di ballerini che si esibiscono quasi quotidianamente sul palco dell’Opéra National de Paris, la musica non è da meno. Le corde del violino e quelle del pianoforte sono infatti modulate nientemeno che da Arnaud Nuvolone, Primo violino dell’orchestra dell’Opéra, e da Andrea Turra, Maestro del coro della Maison, che con la loro arte si rendono, anch’essi, protagonisti dell’espressione e del sentimento profondo delle coreografie.

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