Liliana Cosi e Oriella Dorella: “Alma mater”. Un viaggio verso le origini, attraverso la donna

di Alessia Borelli
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L’8 luglio, presso la Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano, aprirà al pubblico lo spettacolo di Yuval Avital “Alma Mater”: un percorso iniziatico attraverso antichi sentieri per celebrare l’origine stessa dell’essere donna. A farsi interpreti di questo iter, due étoile del Teatro alla Scala di Milano: Oriella Dorella e Liliana Cosi. L’opera di Yuval Avital è una vera e propria installazione icono-sonora, ispirato all’archetipo della madre nutrice, in dialogo con Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto: è una danza che è preghiera e memoria insieme, eredità femminile e viaggio esoterico allo stesso tempo.

Sulle particolari “note” di un intreccio di voci di nonne e di suoni della terra emessi da ben 140 altoparlanti, la danza delle due meravigliose interpreti diventa protagonista di una video-installazione la cui regia è stata curata da Avital stesso: i movimenti sono liberi e il patrimonio classico del ballo si fonde con la primordiale memoria del gesto. La donna è simbolo di una femminilità leggera, eterea, che non ha tempo né luogo, e le vesti bianche delle due danzatrici spiccano a ridosso della scenografia nera, al fine di amplificare la grazia dei corpi e dei gesti e la loro trasformazione in pura poesia. Avital, forte del suo linguaggio artistico dalle molteplici sfumature, trasforma le due ballerine quasi in apparizioni, nel tentativo, assolutamente riuscito, di rafforzare la trama della sua opera e dare maggiore intensità al suo simbolismo.

Entrambe le interpreti si sono dette entusiaste di questa grande opera di Avital, ed in particolare Liliana Cosi ha affermato che il segreto sta nella semplicità, “che è ricca di anima, e l’anima ha sonorità e sfumature infinite nelle quali ognuno può ritrovarsi”.

A fare da centro di questa grande opera, oltre alla Dorella e alla Cosi, ci sono le voci delle nonne di tutto il mondo, porta simbolica di un viaggio verso le origini e il centro della vita, supportata inoltre dalla celebre opera del Pistoletto, “Il Terzo Paradiso”, che – con la sua struttura circolare – rappresenta passato, presente e futuro. Avital, attraverso nonne e Natura, evoca un intero Universo, fatto di potenza creatrice e devastatrice al tempo stesso, di Madre Terra, di femminile ancestrale… e il tutto dà il via ad un percorso, sensoriale ed intimo, che gli stessi visitatori creano esplorando l’opera in totale libertà.

Per chi fosse interessato, Oriella Dorella e Liliana Così, inaugureranno – sabato 11 luglio– lo spazio Agora, un ciclo di incontri informali all’aperto, durante i quali risponderanno alle curiosità degli astanti in merito alla favolosa opera di Avital.

Sicuramente da vedere: un’opera in cui contemporaneità e memoria si sposano dando luogo a qualcosa di unico.

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