Spring Awakening – Risveglio di primavera al Teatro Menotti di Milano dal 12 al 30 novembre

di Alessandra Colpo
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Presentiamo oggi un’opera rivoluzionaria nel suo genere, che ha stravolto i codici espressivi e le consuetudini stilistiche del musical tradizionale. Spring Awakening – Risveglio di primavera, opera di Duncan Sheik e Steven Sater basata sulla controversa pièce di Frank Wedekind, è stata am­piamente ripagata sia dal pubblico che dalla critica fin dal suo debutto off-Broadway nel 2006. Il musical ha letteralmente sbancato nell’edizione 2007 dei Tony Awards, ottenendo undici candidature e vin­cendo otto riconoscimenti tra i più importanti e un Grammy Award per le migliori musiche.

Grazie alla compagnia TodoModo Music-All, per la prima volta in un’esclusiva italiana potrete as­sistere a un cult generazionale: il tour 2014/2015 parte dal Teatro Menotti di Milano per poi prose­guire a Firenze, Carpi, Torino, Genova, Udine e Brindisi.

Un Wedekind ventisettenne racconta le vicissitudini di un gruppo di ragazzi nel pieno del loro “ri­sveglio” in un’epoca e in una società che li isolano, li reprimono e negano loro ogni spontaneità, dal gioco alla sessualità. Wedekind inscena tutto questo ancora prima di chiunque altro e crea un labi­rinto di genitori ciechi, scuole mute e collegi sordi, in cui i piccoli protagonisti sembrano destinati a tacere, o peggio a soccombere. Ma non è così e con Spring Awakening si canta quella meravigliosa combinazione di gioia, paura ed esaltazione che da sempre ragazze e ragazzi hanno provato per il dolce mistero dello sbocciare del proprio corpo.

Per Frank Wedekind, Duncan Sheik, Steven Sater nessuna ipocrisia, nessun conformismo so­ciale potranno più soffocare e condannare la naturalità gentile e infinita purezza d’animo di quelle giovani donne e giovani uomini che esercitano il loro semplice e ineludibile diritto al futuro.

“Ci siamo chiesti più volte se Spring Awakening fosse lo spettacolo giusto per una produzione im­portante, in questo periodo storico, in un panorama teatrale come il nostro” – spiega il direttore ar­tistico Pietro Contorno “Il nostro stretto contatto con le nuove generazioni nell’attività formativa e didattica, la storia che contraddistingue la nostra mission artistica, le cronache nazionali quoti­diane, ci hanno confermato la bontà di questa scelta. Spring Awakening è lo spettacolo “giusto” per i nostri tempi, per il nostro teatro, per i nostri ragazzi. è un dovere culturale che abbiamo verso di loro e verso un “nuovo pubblico”, che proveremo a stimolare e coagulare intorno a questa pro­posta artistica..”

L’allestimento italiano, con la regia di Emanuele Gamba, mantiene una stretta aderenza al libretto. La sfida è proprio quella di affrontare un musical atipico nel suo genere: scene di nudo, abuso di minori, masturbazione, stupro, suicidio ma anche inno alla vita, alla gioia, a una natura nuova e ri­gogliosa, alla speranza. Il testo è recitato in italiano ma l’inglese è mantenuto nelle canzoni, affin­ché niente si perda della straordinaria forza espressiva delle musiche.

L’unica concessione dell’allestimento italiano riguarda l’ambientazione: la Germania di fine secolo viene sostituita con l’Italia degli anni Trenta, i cui richiami iconografici si riflettono nella scenogra­fia, nei costumi, nelle acconciature e su una grande lavagna, su cui vengono proiettate le traduzioni delle canzoni con video dall’incredibile impatto scenico.

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