Francesco Ventriglia nominato nuovo direttore artistico del Royal New Zealand Ballet

di Miki Olivieri
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Francesco Ventriglia selezionato dal Board della compagnia nazionale tra un numero cospicuo di candidati che hanno risposto al bando da ogni parte del mondo è stato nominato oggi Direttore artistico del Royal New Zealand Ballet.

Questa la motivazione ufficiale della scelta: “Francesco ha notevolmente impressionato con l’ampiezza della sua visione artistica, la sua intelligenza, la sua conoscenza del repertorio, e la sua grande energia. Ha una forte propensione per coltivare giovani talenti tra i ballerini e i coreografi, ed è la persona perfetta per guidare la compagnia di balletto nazionale della Nuova Zelanda”.

Sarà in carica dal novembre 2014. Ventriglia succede a Ethan Stiefel, già primo ballerino all’American Ballet Theatre, che ha guidato la compagnia per tre anni. Tra i primi impegni del neodirettore la conduzione della nuova stagione, con una creazione dell’astro nascente britannico Liam Scarlett (Sogno di una Notte di Mezza Estate) e una importante tournée in Inghilterra e Scozia con l’applaudita versione di Giselle creata lo scorso anno da Stiefel e Johan Kobborg.

Francesco Ventriglia formatosi alla Scuola di Ballo della Scala, diretta da Anna Maria Prina, si diploma nel 1997, entra subito a far parte del Corpo di Ballo del teatro stesso. Nel 1998 debutta come ballerino solista con In the Middle Somewhat Elevated di Forsythe e l’anno successivo Natalia Makarova lo vuole interprete dell’Idolo d’oro nella sua Bayadère. Oltre al repertorio classico, le sue interpretazioni spaziano da Balanchine ad Ailey, da Neumeier a Cranko, da Preljocaj a Godani, da Kylián a Béjart. Roland Petit gli affida il ruolo di Toreador nella sua Carmen e di Quasimodo nel suo Notre Dame de Paris. Con Silvie Guillem è Hilarion in Giselle al Metropolitan e al Coven Garden. All’attività di interprete affianca quella di coreografo coinvolgendo spesso danzatori della Scala: tra i suoi lavori ricordiamo La solitudine del gigante, Mandorle e Giallo ‘700 (per la Scuola di ballo scaligera). Nel 2006 crea tre titoli per Roberto Bolle: La lotta che debutta a Roma alla Curia del Senato Romano nei Fori Imperiali, il Concerto di Capodanno della Fenice di Venezia su Rai Uno ed Il mito della Fenice al Teatro Smeraldo di Milano. Fonda poi la compagnia Eliopoli con la quale presenta, per la prima volta alla Biennale di Venezia 2007, Il mare in catene, un approfondimento sul tema dell’erotismo e la disabilità. La sua carriera di coreografo prosegue a Verona, dove realizza nel 2007, per l’Arena di Verona, Sogno di una notte di mezza estate e Jago, l’onesta poesia di un inganno con le étoiles Eleonora Abbagnato e Alessandro Riga e il Corpo di Ballo dell’Arena. Nel 2007 coreografa a Parigi la cerimonia di presentazione per la candidatura della Città di Milano all’Expo 2015. Nel 2008, su invito di Svetlana Zakharova, ripropone al Bol’šoj di Mosca il Passo a due Black, che l’étoile danza accompagnata da Andrei Merkuriev; subito dopo presenta al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo Contraddizioni, nuova creazione per Ulyana Lopatkina. In quella stessa occasione è anche interprete di un suo lavoro: Stabat Mater su musica di Pergolesi. Nel luglio 2008, con la sua compagnia, realizza in co-produzione con il Festival Psa lo spettacolo Normale, un’indagine sulla normalità della follia all’interno degli spazi manicomiali dell’ex ospedale psichiatrico di Pergine. Nel 2009, su invito ufficiale del Teatro Bolshoi, crea per Svetlana Zakharova e sei primi ballerini della compagnia moscovita Zakharova super game, sperimentazione multimediale che cementa il sodalizio artistico tra il coreografo e la grande danzatrice russa. È ancora con Eliopoli che debutta con un nuovo titolo, Pietas, sullo Stabat Mater di Pergolesi. Sempre nel 2009 è a New York a riprendere Black per Irina Dvorovenko e Maxim Beloserkovsky dell’American Ballet Theatre. Nel maggio 2010 la sua creazione Immemoria per 40 danzatori, su musiche di Šostakovic, debutta in prima mondiale alla Scala. Nell’ottobre 2010 firma la nuova creazione Sed lux permanet – Transit umbra su musica di Schönberg per il Ballet du Grand Thèâtre de Genève. Ha ricevuto il Premio Gino Tani come giovane coreografo emergente, il Premio Positano Leonide Massine come promessa della coreografia italiana e nel dicembre 2010 il Premio Bucchi per Immemoria, quale miglior spettacolo dell’anno. Ha diretto anche il MaggioDanza.

 

A Francesco Ventriglia le mie personali felicitazioni unitamente alla redazione di Dance Hall News. Buon lavoro, maestro!

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