Strano destino quello del Marco Spada balletto nato a Parigi nel 1857, ripescato da Pierre Lacotte dopo 120 anni per Nureyev e per l’Opera di Roma dove oggi ritorna dopo 40 anni di assenza, salvo una breve ricomparsa al Bolshoi dove entra in repertorio nel 2013 con una ripresa nel 2023.
Un’idea certamente brillante quella della direttrice Eleonora Abbagnato, vista la profonda appartenenza di questo titolo alla scena romana: le vicende del brigante romano Marco Spada, piene di intrighi e di colpi di scena erano molto di moda a Parigi ai tempi del coreografo Joseph Mazilier. Il balletto nasce da un rimaneggiamento della musica dell’opera con lo stesso titolo scritta da Daniel Auber su libretto di Eugène Scribe per l’Opera Comique con inserti dal Figliol Prodigo, Fra Diavolo e altre opere.
Lo spettacolo, che chiude la stagione di balletto 2024/25, va in scena al Costanzi dal 24 al 29 ottobre nella ricostruzione dell’allestimento storico del 1981 di Pierre Lacotte che fece un grande lavoro di ricostruzione date le praticamente nulle testimonianze della coreografia, sparita da ben oltre un secolo. Nel 1981 nei ruoli principali c’erano Rudolf Nureyev (Marco Spada) con Ghislaine Thesmar (Angela), Michael Denard (Federici) e Francesca Zumbo (Marchesa Sampietri). Esiste una ripresa preziosa della Rai di quello spettacolo del 1981.
La storia di Marco Spada ou La fille du bandit, classico cliché di metà ottocento in tre atti con intrighi vari e risolutrici identità svelate, è imperniata sul conte Federici che pur essendo fidanzato con la marchesa Sampietri, nipote del governatore di Roma – ama Angela. Ma il conte non sa che la ragazza è la figlia del bandito Marco Spada. La marchesa è a sua volta amata da Pepinelli, il capitano dei dragoni. La vicenda si risolve quando Marco Spada, ferito a morte durante una battaglia fra banditi e dragoni, dichiara che Angela non è sua figlia. A questo punto giunge il lieto fine non essendoci più nessun impedimento al matrimonio di Angela con il conte Federici e di conseguenza Pepinelli può convolare a nozze con la marchesa Sampietri.

Marianna Suriano – Foto di Fabrizio Sansoni
Questi i cast che si alterneranno sul palco del Costanzi nelle 6 recite dal 24 al 29 ottobre :
nei ruoli principali i russi Igor’ Cvirko (Marco Spada: 24; 25 ore 20; 28; 29) e Dmitrij Vyskubenko (Federici: 26; 28), rispettivamente Principal Dancer e leading soloist del Teatro Bol’šoj ed entrambi al debutto a Roma, insieme alla danzatrice ucraina Iana Salenko (Angela: 24; 25 ore 20; 28), Principal Dancer dello Staatsballett Berlin. Con Salenko si alterna la solista Marta Marigliani (25 ore 15; 26; 29); con Cvirko l’étoile Alessio Rezza (25 ore 15; 26); con Vyskubenko Simone Agrò (24; 25 ore 20) e Mattia Tortora (25 ore 15; 29). L’étoile Alessandra Amato è la Marchesa (26; 28) in alternanza con le prime ballerine Marianna Suriano (24; 25 ore 20) e Federica Maine (25 ore 15; 29); Pepinelli è interpretato dai primi ballerini Claudio Cocino (24; 25 ore 20) e Michele Satriano (26; 28) e dal solista Giacomo Castellana (25; 29).
In scena in tutte le sei recite il Corpo di Ballo della Fondazione capitolina. L’Orchestra è diretta dall’esperta bacchetta di David Garforth. Alla produzione partecipano gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato. Le luci sono di Jean-Michel Désiré. Riprende la coreografia Anne Salmon.

il Corpo di Ballo del Teatro – foto di Fabrizio Sansoni
Il debutto del balletto è preceduto dal ‘Passaporto di Danza’ dedicato a questo titolo, mercoledì 22 ottobre alle ore 18.00 al Teatro Nazionale, con Eleonora Abbagnato e la giornalista Sara Zuccari. Dopo la prima di venerdì 24 ottobre (ore 20), Marco Spada torna in scena sabato 25 (ore 15 e ore 20), domenica 26 (ore 16.30), martedì 28 (ore 20) e mercoledì 29 ottobre (ore 20).
Info: https://www.operaroma.it/
Biglietti: https://www.operaroma.it/spettacoli/marco-spada/ e al Botteghino dell’Opera di Roma
Foto di prova di Fabrizio Sansoni – in copertina Michele Satriano nel ruolo di Pepinelli

