Manuel Legris, danzatore dalle molte carriere

di Giada Feraudo
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Attualmente direttore del Corpo di ballo del Teatro Alla Scala di Milano, Manuel Legris vanta una prestigiosa carriera che lo colloca, a ragion veduta, fra i più grandi danzatori degli ultimi decenni.

Nato a Parigi il 10 ottobre 1964, all’età di undici anni è ammesso alla Scuola di danza dell’Opéra di Parigi. Nel 1980, a sedici anni, entra nel corpo di ballo e dopo un anno, nel 1981, viene promosso al ruolo di coryphée; l’anno successivo diventa danseur sujet e, nel 1986, riceve la nomina a étoile da Rudolf Nureyev, all’epoca direttore della maison parigina.

Danzatore tecnico ed espressivo, una delle massime eccellenze nel settore della danza, Legris vanta un repertorio molto vasto, che spazia dai grandi ruoli classici a balletti contemporanei come ad esempio lavori di coreografi del calibro di William Forsythe, John Neumeier, Jiří Kylián e Jerome Robbins fra gli altri, e molti di essi creano ruoli appositamente per lui.

Legris danza in molte prestigiose compagnie in tutto il mondo, fra cui il New York City Ballet, il MET, il Royal Ballet, il Balletto di Stoccarda, il Balletto di Amburgo e tante altre. La sua prima volta al Teatro Alla Scala è in occasione del Don Chisciotte di Nureyev, nel 1987, in cui interpreta il ruolo di Basilio.

Il 15 maggio 2009 dà il suo addio alle scene all’Opéra Garnier, interpretando per l’ultima volta Onegin.
Poco dopo prende il via la sua seconda carriera artistica: nel 2010 Legris diventa infatti direttore del Wiener Staatsballett e direttore artistico dell’Accademia di balletto dell’Opera di Stato di Vienna, dove resta per 10 anni, fino al 2020, continuando nel frattempo a esibirsi in alcuni Gala e inaugurando un ulteriore percorso come coreografo che lo porta a creare nuove versioni di alcuni balletti classici del repertorio.

Nel 2020 rifiuta un prolungamento del mandato da direttore a Vienna in quanto Dominique Meyer, già Sovrintendente a Vienna e nuovo Sovrintendente della Scala di Milano, lo vuole nel suo organico artistico, incarico che Legris accetta prontamente. Con i danzatori della Scala di Milano egli lavora già nel 2018 e nel 2019 con due sue creazioni, ovvero Le Corsaire e Sylvia, quest’ultima rappresentata in apertura della Stagione di Balletto, nel dicembre 2019.

Il nuovo direttore del ballo scaligero succede a Frédéric Olivieri, che torna a dirigere l’Accademia, e ha già portato a termine i suoi primi impegni ufficiali, che l’hanno visto impegnato in una creazione dal titolo Verdi Suite, presentata in occasione dell’apertura della Stagione lirica il 7 dicembre, e nell’allestimento di Giselle, che ha recentemente aperto la Stagione di Balletto del Teatro, con Carla Fracci come coach e ospite d’onore.

Nel corso della sua brillante carriera Legris ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui ricordiamo il Benois de la Danse (1998), il Nijinsky Award (2000), il Prix Léonide Massine (2001), e altrettante onorificenze: è Chevalier des Arts et Lettres dal 1993, Officier des Arts et Lettres dal 1998, Chevalier de l’Ordre National du Mérite dal 2002, Chevalier de la Légion d’honneur dal 2006, Commandeur des Arts et Lettres dal 2009.

Crediti fotografici: Brescia e Amisano

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