L’operetta si fa a misura di bambino

di Elena D'Angelo
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Carissimi amici, riprendiamo a parlare di operetta dopo la pausa estiva e, dal momento che la scuola è appena iniziata, volevo proporvi un argomento veramente curioso: l'operetta per bambini. La scoperta dell'esistenza di questi lavori per me è stata casuale e reperire informazioni davvero difficile, in quanto nulla di ufficiale sull'argomento è mai stato scritto. Nonostante sembri poco plausibile, l'operetta è un genere di spettacolo che, opportunamente adattato e reso morigerato, per diversi decenni è stato utilizzato a scopi educativi e ricreativi per bambini.

Utilizzando proprio la forma e la specificazione di “operetta” troviamo, come esempio interessante nell'ultima decade dell'Ottocento, una riduzione per collegi e istituti maschili de Il Barbiere di Siviglia di Rossini, in cui non erano più i recitativi a collegare le varie arie, duetti e concertati, ma veri e propri dialoghi. È  abbastanza interessante sottolineare che l'amore tra  il Conte di Almaviva e Rosina, contrastato da Don Bartolo, diventava la fraterna amicizia tra il Conte e Bertino; questa situazione, a quei tempi, era considerata decisamente più morale.

Un classico di quel periodo era poi La Pianella Perduta tra La Neve, vaudeville in due atti, in prosa, musica e ballo per uso degli istituti d'Italia, la cui versione più acclarata era la “riduzione  della vecchia pianella compilata con nuovo argomento e corredata di nuova musica da Oreste Morandi”, già edita da Adriano Salani in quei di Firenze e successivamente passata alla proprietà del Cemi, Casa Ed. Musicale Italiana sempre in Firenze, da non confondersi con l'omonima casa ed. musicale, sita in Milano, che all'inizio del secolo aveva pubblicato le prime operette di Virglilio Ranzato.

In quegli anni poi la casa musicale Carrara si dedicò alla pubblicazione di molti lavori del genere nella collana “Operette e Vaudeville del Teatro Educativo”, oppure nella serie “Parva Lyrica” fino a “Le Scene del Vangelo” su testo di Saverio Fino e musiche del maestro Luigi Picchi. I titoli più importanti sono Il Vecchio e la Morte, atto comico per uomini e ragazzi, del sacerdote Pietro La Fontaine, con musica di G.G. Bernardi, oppure il bozzetto missionario Fior di Nigrizia, su musiche di Caudana, per fanciulli o fanciulle. Ancora del Bernardi abbiamo Il Tesoro del Bosco, La Scelta del Dono, fantasia coreografica per bambini e bambine, il  bozzetto lirico-storico Il Piccolo Muratori, ispirata a Ludovico Muratori, L'Albero di Natale e La Piccola Mendicante, bozzetto drammatico, fino ad arrivare alla fiaba melodrammatica in tre atti per sole fanciulle, Due Gocce d'Oro. Abbiamo poi La Prova del Cuore e Nel Regno delle Api del Maestro Mondo, La Maggiorata dei Gatti di Alberto Soresina, seguita da Un Meriggio d'Autunno, Il Ritratto di Totò, La Santa Notte con musiche di Schinelli, per arrivare a Le Scene del Vangelo: Il Natale di Gesù, I Re Magi e La Fuga in Egitto. Per tornare a Soresina ecco due titoli ad hoc del 1938 e '39, rispettivamente Festa di Cuori (fiaba moderna) e Il Tempo Vale Oro, entrambe scritte appositamente per la “Befana Fascista” importante momento di aggregazione del Ventennio. Sempre in questo ambito grande successo riscosse un'operetta celebrativa della “battaglia del grano” scritta da L. Picchi.

Dedicheremo il prossimo incontro ai lavori di Romolo Corona per la Casa Pierrot e alla fortunata serie di operette di Giuseppe Rampoldi, che ebbero successo anche nella Confederazione Elvetica.

Elena D'Angelo

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