LA DANZA NEL CINEMA. IL RITORNO DI MARY POPPINS

di Fabiola Di Blasi
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Dopo aver parlato del capolavoro “Mary Poppins” che tutti conosciamo (www.dancehallnews.it/la-danza-nel-cinema-mary-poppins-dal-libro-al-film-al-musical-con-lo-stesso-successo), non posso che introdurvi al suo sequel Il ritorno di Mary Poppins (Mary Poppins returns). Recentemente uscito nelle sale cinematografiche (dicembre 2018), il film non tradisce le aspettative anche se non sostituisce il primo nel cuore dei nostalgici.

Il ritorno di Mary Poppins si basa sul secondo libro di Pamela Lyndon Travers ed è stato realizzato nonostante la scrittrice, ancora in vita quando nel 1964 uscì il primo film, che detestò, lasciò scritto nel testamento che dai suoi 8 libri, non avrebbe più dovuto essere tratto alcun film. Di certo gli eredi non sono stati così d’accordo.
L’azione si svolge in Inghilterra nel 1930, in piena depressione economica. La location principale è la casa di Viale dei Ciliegi che conosciamo, quella con l’ammiraglio Boom sul tetto che fa tremare le pareti col cannone che scandisce il tempo, e vi abitano Michael (Ben Whishaw) e i tre figli piccoli. Con loro c’è la fedele governante (Julie Walters). Michael è rimasto vedovo ed ha un’occupazione precaria per cui rischia di perdere la dimora di famiglia. La sorella Jane (Emily Mortimer), è una sindacalista che porta avanti gli ideali politici dalla madre, vive da sola e cerca di aiutare il fratello. Questo scenario difficoltoso è in realtà ideale per l’arrivo di Mary Poppins (Emily Blunt) che ancora una volta aiuterà la famiglia Banks con il pretesto di fare da bambinaia ai piccoli di casa e con il supporto di Jake (Lin-Manuel Miranda), oggi lampionaio ma un tempo giovane apprendista dello spazzacamino Bert. Emily Blunt deve superare una prova non facile: ricalcare le orme della formidabile e magnetica Julie Andrews che ha conquistato intere generazioni non è semplice. Dal punto di vista attoriale ed anche del movimento ne esce bene ma la sua Mary Poppins non ha la personalità della prima.

La struttura del nuovo film è la stessa dell’originale e ripropone situazioni analoghe. Per esempio, la gita nel quadro qui è un viaggio nel vaso decorato rotto, con tanto di performance di Mary Poppins e Jake con i pinguini. Lo zio Albert che prendeva il té sul soffitto ridendo, è qui la stravagante cugina Topsy, interpretata dalla favolosa Meryl Streep. Il cast, infatti, è di alto livello e completato da Colin Firth nei panni del nuovo dirigente di banca. A poco serve raccontare nel dettaglio tutta la storia, talmente simile a quella del primo film che qualcuno ha parlato non di sequel ma di remake mascherato (e alla fine invece di volare gli aquiloni, volano i palloncini). In sostanza, il regista non rischia e ricalca uno schema narrativo già vincente rendendo tutto prevedibile ma riuscendo comunque a commuovere in alcune scene. A salvare la situazione, oltre agli splendidi costumi, ci sono le coreografie firmate dallo stesso Rob Marshall con John DeLuca and Joey Pizzi. Prima dell’inizio delle riprese, ci sono voluti due mesi di prove con Emily Blunt, Lin-Manuel Miranda e il resto del cast per entrare nel giusto ritmo di lavoro. Anche se i due protagonisti hanno una buona formazione sul movimento (e si vede), non sono danzatori…ma questo non sembra essere stato un ostacolo!
“Sono cresciuto, come molti, ballando la scena dei pinguini di Mary Poppins davanti alla tv… Questo per me è davvero un sogno!” Ha detto Lin-Manuel Miranda.

Infine, c’è un momento che per molti, inclusa la sottoscritta, vale tutto il film: la partecipazione straordinaria di Dick Van Dyke, 92 anni al tempo delle riprese, che veste, come già nel primo film dove era anche lo spazzacamino, i panni del vecchio banchiere, nello specifico, qui, del figlio di Mr Dawes. Van Dyke compare sullo schermo in un cameo nell’ultima parte del film ma lascia tutti a bocca aperta (anche i presenti sul set, è stato detto) ballando in piedi su una scrivania. Il lavoro sulle sue riprese è durato solo un giorno ma la scena è stata ripetuta ben quattro volte di fila. L’obiettivo di Dick Van Dyke, comunque, non era quello di dimostrare di sapersi ancora muovere sulla musica cosa che, ha dichiarato, continua a fare abitualmente. Quello che desiderava era soprattutto rifarsi sulla questione del suo accento ai tempi del primo film: una parlata cockney molto criticata per anni. Questa vecchia storia, mai digerita dall’attore, ha finalmente lasciato posto a critiche positive anche sulla dizione per cui Van Dyke si è fatto seguire da un bravo coach.
Nel film anche la sua coetanea Angela Lansbury (proprio lei, la signora in giallo) che appare sul finale come venditrice di palloncini colorati al parco.

Per i  effetti speciali e l’animazione sono stati coinvolti più di 70 artisti specializzati nel settore dalla Disney, dalla Pixar e da altri Studios.

Il ritorno di Mary Poppins ha attualmente quattro nomination agli Oscar 2019:
Miglior scenografia
Migliori costumi
Miglior colonna sonora
Miglior canzone (The Place Where the Lost Things Go)

Il film, inoltre, è stato candidato ai Golden Globe 2019 per:
Miglior film commedia o musicale
Miglior attrice in un film commedia o musicale a Emily Blunt
Miglior attore in un film commedia o musicale a Lin-Manuel Miranda
Miglior colonna sonora originale a Marc Shaiman

Mary Poppins returns è stato inserito dall’American Film Institute e dal National Board of Review tra i migliori dieci film del 2018. Oltre ad avere numerose altre nomination, ha vinto il Satellite Award per la miglior scenografia.

Genere: musicale, fantastico
Anno: 2018
Regia: Rob Marshall
Soggetto: “Mary Poppins Comes Back” (1935) della scrittrice australiana Pamela Lyndon Travers
Sceneggiatura:
David Magee
Interpreti:
Emily Blunt (Mary Poppins), Lin-Manuel Miranda (Jack), Ben Whishaw (Michael Banks), Emily Mortimer (Jane Banks), Pixie Davies (Annabel Banks), Joel Dawson (Georgie Banks), Nathanael Saleh (John Banks), Julie Walters (Ellen), Meryl Streep (Topsy), Colin Firth (Wilkins / Lupo), Kobna Holdbrook-Smith (Frye / Donnola), Jeremy Swift (Gooding / Tasso), David Warner (ammiraglio Boom), Jim Norton (sig. Binnacle), Dick Van Dyke (sig. Dawes Jr.), Angela Lansbury (signora dei palloncini) Noma Dumezweni (Penny Farthing), Tarik Frimpong (Angus), Karen Dotrice (un passante).
Fotografia: Dion Beebe
Montaggio: Wyatt Smith
Effetti speciali: Matt Johnson
Musica: Marc Shaiman, Scott Wittman
Coreografie: Rob Marshall, John DeLuca and Joey Pizzi.
Scenografia: John Mayhre
Costumi: Sandy Powell
Produzione: Walt Disney Pictures, Marc Platt Productions, Lucamar Productions
Distribuzione:
Walt Disney Studios Motion Pictures
Paese: USA
Lingua originale: inglese
Colore: colore
Durata: 130 min
Link al trailer italiano: https://www.youtube.com/watch?v=EhDGhx-FIFU

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