La Carmen di Gades e Saura apre Parma Danza 2025 al Teatro Regio

di Nives Canetti
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Apre il 5 febbraio la stagione di Parma Danza sul palco del Teatro Regio con un titolo di grande prestigio, la Carmen di Antonio Gades e Carlos Saura interpretata dalla Compañia Antonio Gades, in occasione dei 150 anni dalla composizione dell’opera di Georges Bizet.

La Carmen di Antonio Gades nacque nel 1983 per una versione cinematografica dal titolo Carmen story, su progetto comune con Carlos Saura e poi fu trasposta in teatro quasi contemporaneamente alle riprese.  Ricordo che fu un evento molto dirompente nella cultura italiana, e non solo: le scuole di danza  si riempirono di corsi di flamenco e di allievi presi dalla passione per la danza spagnola. Lo stile di danza flamenca di Gades così vero, popolano e al tempo stesso raffinato e senza manierismi, conquistò il mondo. Carmen fu infatti, insieme ai tour di Paco de Lucía, il veicolo più importante di diffusione della Spagna e della sua cultura, a quei tempi in grande rinascita.: un fenomeno di costume importante dove la collaborazione tra Gades e Saura fece nascere una storia e un film potente che permetteva una narrazione profonda grazie anche all’evidenziazione dei particolari e delle espressioni nella danza. Oggi siamo abituati alla danza al cinema grazie alle riprese ad hoc distribuite da Nexo Digital o da altri , ma negli anni ’80 questa cosa non esisteva: o si andava a teatro o si guardavano le rare VHS in tv (o la mitica Maratona di danza).

L’idea vincente di Gades e Saura è stata quella di inserire la storia di Carmen in una compagnia di ballerini che richiamano nelle loro vite personali la tragica storia d’amore di Bizet. La rappresentazione stempera i confini tra la vita vera e la scena, mentre la relazione tra Antonio il coreografo e Carmen la ballerina si svolge sul palco parallelamente alla storia di Carmen. Alla fine, la vicenda dell’uomo e del personaggio finisce in tragedia , lasciando il pubblico stupito e in bilico fra realtà e rappresentazione.

Il film in quegli anni vinse il Bafta, il Golden Globe e il Caesar Award come miglior film straniero e fu candidato all’Oscar per il miglior film straniero nel 1984. Nel marzo 1983 debuttò a Parigi il balletto omonimo che poi vinse il Pegaso d’Oro al Festival dei Due Mondi di Spoleto (luglio 1984), la Medaglia dell’Estate Teatrale Veronese (agosto 1984) e la Maschera d’Argento per la Danza a Campione D’Italia (ottobre 1984).

Dopo varie date nei teatri italiani,  la messa in scena di questo spettacolo senza tempo sarà un’occasione importante per l’apertura di Parma Danza 2025, il cui secondo appuntamento è con La Strada di Nino Rota reinterpretata da Natalia Horecna per Alina Cojocaru sabato 8 febbraio, per poi ospitare nei mesi successivi il CCN/Aterballetto, il Balletto di Roma e il Béjart Ballet Lausanne.

Per biglietti e cast a questo link

Photo Credits: Javier del Real

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