“Green Day’s American Idiot”: tour e novità nel cast della punk rock opera dei Green Day

di Alessandra Colpo
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Dopo Broadway e Londra, l’Italia è la terza nazione al mondo a mettere in scena “Green Day’s American Idiot”, il musical scritto da Billie Joe Armstrong, con le musiche dei Green Day. La produzione italiana di “Green Day’s American Idiot” con la regia di Marco Iacomelli, recitata in italiano, con band dal vivo e canzoni nella versione originale, scenografie ispirate a Basquiat, videomapping e luci stroboscopiche, ha debuttato a livello nazionale il 21 gennaio 2017 al Teatro Coccia di Novara, per poi andare in scena a febbraio al Teatro Della Luna (Assago – MI) con un gran successo di critica.

Dal 2 novembre 2017 la versione italiana di “Green Day’s American Idiot” inizia il tour dal palcoscenico del Teatro della Luna per due settimane (repliche dal giovedì alla domenica) con una novità nel cast: Laura Adriani interpreterà Whatsername, la giovane donna che si innamora di Johnny, il protagonista alter ego di Billie Joe Armstrong nel racconto di formazione  dei tre amici.

“Green Day’s American Idiot”, vincitore nel 2010 di due Tony Awards® e del Grammy Award come miglior Musical Show Album, tratto dall’omonimo disco di platino del 2004 che, ad oggi, ha venduto oltre 15 milioni di copie nel mondo, ha riscosso un grande successo in Italia. Il tour dello spettacolo prosegue al Teatro Rossetti di Trieste (16 e 17 novembre), Teatro Comunale di Carpi (29 novembre), Teatro Lyrick di Assisi (5 dicembre) fino al Teatro Colosseo di Torino (15 e 16 dicembre) e la versione special concert al Teatro Orione di Roma (6 dicembre) e al Palaphenomenon di Fontaneto (7 dicembre).

Amore e ribellione secondo il più celebre gruppo punk rock statunitense: “Green Day’s American Idiot” racconta la crescita di tre giovani amici, Johnny, Will e Tunny, alla ricerca di un senso della loro vita in una società fortemente influenzata dai media, apatica e senza prospettive.

Un viaggio emozionale nelle tredici canzoni dell’album “American Idiot”, con alcuni brani dall’album “21st Century Breakdown” pubblicato nel 2009 e una canzone d’amore inedita.

Lo spettacolo è un crescendo di canzoni memorabili e coinvolgenti, piene della potenza dei Green Day, da 21 Guns e Know Your Enemy già videoclip con il cast e la band della versione italiana, Jesus of Suburbia, Boulevard of Broken Dreams, Wake Me Up When September Ends, Holiday e il titolo campione d’incassi American Idiot, oltre a Good Riddance, meglio conosciuta come Time of Your Life.

“Green Day’s American Idiot” è ispirato alla epica rock opera “Tommy” degli Who e per Billie Joe Armstrong rappresenta, dal giorno del debutto mondiale, non solo un modo per raccontare la sua vita e quella dei suoi due amici/colleghi Mike Dirnt e Tré Cool, ma anche un nuovo mezzo espressivo per proporre una lettura critica della società.

“Green Day’s American Idiot” è un ritratto del disagio giovanile post-adolescenziale, un “racconto di formazione” ambientato in un recente passato nella periferia suburbana di una grande città. Le tematiche affrontate sono senza tempo e senza luogo, ma hanno radici nella biografia dei componenti dei Green Day, nella contestazione della società americana dopo l’11 settembre, del governo Bush ieri, quando è stato pubblicato l’album, e della presidenza Trump oggi.

Nel settembre 2009 “Green Day’s American Idiot”, con la regia di Michael Mayer grazie alla quale ha vinto anche il Drama Desk Award, ha debuttato al Berkeley Repertory Theatre, nella città natale dei Green Day, diventando dopo 6 mesi uno spettacolo di successo a Broadway, al St. James Theatre. A Londra debutta nel 2015 all’Arts Theatre con la regia di Racky Plews.

Il musical “Green Day’s American Idiot”, una co-produzione STM – Scuola del Teatro Musicale, Fondazione Teatro Coccia e Reverse Agency si inserisce nel rivoluzionario filone italiano del teatro musicale contemporaneo accanto a “Next To Normal”, sempre diretto da Marco Iacomelli nel 2015: «Si deve chiedere di più al teatro musicale italiano. Bisogna avere il coraggio di scommettere su un nuovo repertorio, contemporaneo nei testi e nelle partiture, che sia un’alternativa a scelte spesso di cattiva qualità e solo compiacenti. È tempo di raccontare del nostro presente con una nuova generazione di attori giovani, preparati e determinati.»

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