Alla sua settima edizione il Novara Dance Experience è ormai una certezza per la promozione della danza nella città di Novara e nella Regione Piemonte. E la serata finale, presentata da Francesco Borelli e Anbeta Toromani, corona una settimana di concorso per i giovani allievi delle scuole partecipanti, confermandosi un appuntamento di grande rilievo grazie alla presenza di artisti di caratura internazionale. L’evento si realizza, peraltro, a favore della LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori.
Anche quest’anno ad aprire la rassegna è stata la presenza della madrina del Festival Anna Maria Prina, che con il suo consueto charme ha introdotto la carrellata dei vincitori delle molte categorie in concorso.
Subito dopo gli spettatori del Teatro Coccia hanno potuto vedere la performance in prima mondiale di “Con la memoria”, creazione intensa e drammatica di Oliviero Bifulco, un’esplorazione quantomai attuale del mito di Antigone, la donna indomabile che non vuol sottostare alle leggi scritte da uomini piccoli, che han perso la visione di un mondo ‘giusto’.
Interprete, in duo con suo fratello Dmitry Semionov, la meravigliosa Polina Semionova, artista internazionale dalla chiara fama e dalle caratteristiche personalissime, alla quale Francesco Borelli, direttore artistico di NDE, ha consegnato il Premio alla Carriera. Diplomata al Teatro Bolscioi, stella giovanissima a Berlino grazie a Vladimir Malachov che la chiamò in compagni come prima ballerina a soli 17 anni, Semionova dopo aver vinto i più prestigiosi concorsi di balletto, uno su tutti la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Balletto a Mosca nel 2001, balla nei teatri di tutto il mondo come Vienna, Milano, San Francisco, Mosca, anche scegliendo le produzioni come free lance. Infatti alla domanda che cosa cerca e sogna nella vita, Polina Semionova ha risposto senza esitazione e con grande emozione e intelligenza “freedom” perchè un’artista deve essere soprattutto libero di esprimersi e di scegliere.
Il passo a due del secondo atto di Giselle è stato poi interpretato da Ines McIntosh, ventiduenne premiere danseuse dell’Opera di Parigi, e Dinu Tamzlacaru, principal dancer dello Staatsballett di Berlino. Con le particolari morbidezze dei port de bras di McIntosch e l’estrema leggerezza dei ballon e dei tour en l’air di Tamazlacaru, si è vista una bella e classica interpretazione del capolavoro romantico.
L’altro premio alla Carriera è stato consegnato alla fantastica Debbie Moore, fondatrice dei mitici Pineapple Dance Studios di Londra. Persona dalla comunicativa innata, grande business woman con una passione sconfinata per la danza, i suoi studi dagli anni 80 in poi hanno accolto corsi di qualsiasi genere e artisti da tutto il mondo. Non era difficile trovare Makarova o Baryshnikov fare la sbarra nelle sue sale. Ma gli studios diventano il centro della danza per la gente comune perché la filosofia di renderli accessibili a tutti anche in termini di costo ripaga in pieno. A chi vuole approfondire la figura di questa donna eccezionale, rimandiamo all’articolo di Susanna Mori, anche lei parte dello staff di NDE, su DHN.
Dopo l’intervallo, due presenze eccezionali: Alina Cojocaru e Jacopo Bellussi hanno fatto vivere in scena l’amore spassionato e disarmante di Marguerite e Armand nel passo a due della campagna da La Dame aux Camélias di John Neumeier, lasciandoci senza parole. L’intensità dell’interpretazione di Cojocaru, insieme a Bellussi, ha raggiunto una tale sottigliezza e naturalezza dei particolari nei gesti e negli sguardi che raramente possiamo vedere sui palcoscenici italiani. Un vero privilegio poterli vedere a Novara.
A Jacopo Bellussi poi è stato consegnato il Premio NDE al Talento, grazie alla sua splendida carriera che, dopo aver studiato alla Scala e alla scuola del Royal Ballet, lo ha portato ad essere per dieci anni uno dei più amati Principal da John Neumeier all’Hamburg Ballet e Ètoile al Theatre du Capitole di Toulose . E non è certo da meno la recente nomina di Responsabile Artistico del Festival Internazionale del Balletto di Nervi 2025 dove porterà compagnie internazionali di grande caratura.
La serata poi è stata costellata da due assoli maschili molto esaltanti: Gopak con Dmitry Zagrebin principal dancer del Royal Swedish Ballet e Le Bourgeois con Dinu Tamazlacaru, due diverse esplosioni di danza maschile, la prima con tutta la potenza del folklore russo e la seconda con l’ironia e l’irriverenza francese della musica di Jacques Brel.
Alla fine della serata, tutti gli ospiti presenti in scena, Anna Maria Prina ha consegnato il Premio Carla Fracci alla piccola Bianca Buccolieri, ricordando quanto la lezione di Carla Fracci debba essere passata alle nuove generazioni: essere veri artisti significa porre l’attenzione sulla qualità della danza, sul senso profondo di ciò che si balla e sull’emozione di ciò che si comunica danzando. Senza questi si resta solo ottimi esecutori.
Appuntamento al prossimo anno per l’ottava edizione del Novara Dance Experience.
Foto di Monica Bragagnoli