Dopo sette anni torna con tre cast “La Dame aux camélias” di John Neumeier alla Scala

di Nives Canetti
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Il capolavoro della danza narrativa “la Dame aux camélias”, creato nel 1978 da John Neumeier per il Balletto di Stoccarda con interpreti principali Marcia Haydée ed Egon Madsen, torna finalmente sul palcoscenico della Scala dopo sette anni dalla sua ultima rappresentazione.

“Kameliedame” è forse il più alto esempio di dance drama. Colto e raffinato, è ricchissimo di particolari, di dettagli attoriali e di diversi piani di lettura, di inquadrature: le pause, le sottolineature dei sentimenti, l’impressione del parlato attraverso la danza (perchè Neumeier fa parlare la danza), il teatro nel teatro e il ricordo dei personaggi nei flashback sono tutti elementi che vanno capiti e approfonditi, e ogni volta che la rivediamo scopriamo particolari nuovi.

Il taglio cinematografico che Neumeier dà alla narrazione è profondamente moderno e reale. Contrariamente alla “Traviata” di Giuseppe Verdi o a  “Marguerite et Armand” di Frederick Ashton, così sintetico e romantico soprattutto nell’addio finale, Neumeier ha voluto essere totalmente aderente alla verità e all’ immediatezza realistica e poetica del romanzo di Alexandre Dumas, dove Marguerite muore sola, disperata, abbandonata da tutti, e Armand ne scopre la storia solo leggendo il suo diario. Neumeier ha dato alla sua opera un coté tremendamente malinconico ma vero, reale, quasi crudo, tralasciando qualsiasi sdolcinatura e andando direttamente al cuore della storia. Alla fine Armand sparisce, resta solo lei di fronte alla quarta parete a guardare la morte nel rimpianto del passato.

Sulla Dame di Neumeier, per chi vuole approfondire, consiglio alcune pagine della monografia di Silvia Poletti su John Neumeier che raccontano la genesi e la profonda analisi che il coreografo fece ai tempi della composizione coreografia e drammaturgica del balletto.

Oggi, dopo una mancata ripresa dovuta al Covid nel 2021, la Dame torna in scena alla Scala e sarà affidata a tre cast interessanti e molto diversi fra loro.

Nicoletta Manni danzerà con Roberto Bolle per la prima volta nell’intero balletto dopo aver debuttato nel 2017 con Timofej Andrijashenko, e sarà per lei una prova importante per riconfermare la sua maturità artistica appena dimostrata alla Scala in una bellissima Manon di MacMillan.

Un evento importante di grande caratura internazionale sarà il ritorno alla Scala di Alina Cojocaru, interprete di elezione del ruolo di Marguerite, assai amata da John Neumeier, che abbiamo avuto occasione di vedere al La Fenice lo scorso anno con l’Hamburg ballet. Cojocaru è un‘artista struggente, profonda, raffinata e ballerà con Claudio Coviello, anche lui di grande sensibilità artistica per cui ci aspettiamo fra i due grande affinità elettiva.

Il terzo cast vede il debutto molto promettente di Martina Arduino in coppia con Timofej Andrijashenko, che ricordiamo gran bell’Armand di spessore, convincente e passionale al suo debutto nel 2017.

Ma il balletto dà molto spazio anche agli altri interpreti per ognuno dei quali c’è occasione di approfondire le sfaccettature e le caratteristiche dei vari personaggi: e qui vedremo impegnato tutto il corpo di ballo scaligero.

Virna Toppi, Alice Mariani, Camilla Cerulli e Maria Celeste Losa saranno Prudence, l’amica di Marguerite. Il suo amante Gaston avrà i volti di Marco Agostino, Gioacchino Starace e Rinaldo Venuti. Per le Duc protettore di Marguerite, si alterneranno Massimo Garon e Christian Fagetti mentre il ruolo del padre di Armand (bellissimo passo a due con Marguerite) sarà interpretato da Gabriele Corrado, Christian Fagetti e Edoardo Caporaletti. L’imbranato e tenero spasimante le Comte de N., ruolo difficile da calibrare, sarà affidato a Navrin Turnbull e a Said Ramon Ponce. Ancora Martina Arduino e Linda Giubelli saranno Manon, ruolo speculare a Marguerite da guitta a amante disperata, Nicola Del Freo e Marco Agostino saranno Des Grieux. Poi Agnese Di Clemente, Gaia Andreanò e Caterina Bianchi vestiranno i panni Olimpia, la rivale di Marguerite. Il delicato e importante ruolo di Nanine la cameriera governante di Marguerite sarà affidato a Chiara Fiandra.

Il corpo di ballo sarà impegnato in tutte le scene di insieme che ritraggono la vita mondana parigina intorno alla vicenda di Marguerite e Armand.

Al pianoforte, impegnata nei concerti e nei brani di Fryderyk Chopin di cui Neumeier ha fatto sapiente uso per raccontare il dramma, Vanessa Benelli Mosell.

Queste le date per cast dei protagonisti:

Nicoletta Manni e Roberto Bolle: 25 settembre, 1 e 4 ottobre

Alina Cojocaru e Claudio Coviello: 3, 14 e 16 ottobre

Martina Arduino e Timofej Andrijashenko: 8 e 11 ottobre

Qui il link per i biglietti:

https://www.teatroallascala.org/it/biglietti.html?startdate=&enddate=&spettacolo=5676

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