Da Broadway a Netflix: Ben Platt protagonista della serie tv “The Politician” di Ryan Murphy

di Alessandra Colpo
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Dopo “Will & Grace” Ben Platt tornerà sul piccolo schermo questo autunno, a partire dal 27 settembre, come protagonista della nuova serie originale Netflix “The Politician”.

La star di “Dear Evan Hansen” interpreterà Payton Hobart, un ricco studente di Santa Barbara con alte aspirazioni politiche. Per essere eletto Presidente del Corpo studentesco, assicurarsi un posto ad Harvard e intraprendere la strada verso il successo, Payton dovrà superare in astuzia i suoi spietati compagni di classe senza sacrificare la sua moralità e la sua immagine accuratamente disegnata.

Al suo fianco troveremo Jessica Lange (tra le attrici più amate dalla critica e dal pubblico), Laura Dreyfuss (anche lei in “Dear Evan Hansen” nel ruolo di Zoe) e Gwyneth Paltrow.

Ben Platt ha raggiunto la fama grazie al film “Voices” (e al suo sequel “Pitch Perfect 2”) e al Musical “Dear Evan Hansen” per cui ha vinto il Tony Award come Miglior Attore Protagonista nel 2017.

Platt è nato a Los Angeles, in California, quarto dei cinque figli di Julie Beren e Marc Platt, produttore cinematografico, televisivo e teatrale (“Wicked” e “La La Land” solo per citare alcune sue produzioni).  
Nel 2017 ha vinto anche il Drama League Award per la Miglior Performance dell’anno, premio prestigioso che si può ricevere una sola volta nella vita. Vincendo questo premio ha stabilito un nuovo record, essendo, a soli 23 anni, l’attore più giovane ad averlo mai ricevuto.

Ricca di dark comedy e satira subdola, “The Politician” segna l’inizio della collaborazione tra Netflix e il  regista, sceneggiatore e produttore cinematografico Ryan Murphy (“Nip/Tuck”, “Glee”, “American Horror Story” e “American Crime Story”) e offre una singolare panoramica su ciò che serve per fare il politico.

“Le serie di Ryan Murphy hanno influenzato lo zeitgeist culturale mondiale, reinventato generi e cambiato il corso della storia della televisione. Le sue opere oltrepassano i confini di genere e rispecchiano il suo costante impegno a raggiungere livelli di eccellenza e a dar voce a gruppi sottorappresentati, a proporre una prospettiva unica o semplicemente a lanciare una provocazione –  afferma Ted Sarandos, Chief Content Officer di NetflixDa “Nip/Tuck”, la prima serie in licenza su Netflix, fino ad “American Crime Story: Il caso O.J. Simpson” e “American Horror Story”, abbiamo avuto conferma di come le sue storie siano in grado di conquistare i critici e gli spettatori di tutto il mondo. La sua celebrata produzione artistica e il suo contributo al settore dell’intrattenimento parlano da soli e non vediamo l’ora di sostenere Ryan nel proporre al mondo intero le sue storie, con la diversità e l’ampia gamma di tematiche che le caratterizzano.”

“Sono cosciente dell’evoluzione del mio percorso artistico – afferma MurphyEro un ragazzo gay dell’Indiana che si è trasferito a Hollywood nel 1989 con 55 dollari in tasca, e il fatto che i miei sogni abbiano preso forma e si siano avverati in modo così eclatante mi emoziona profondamente. Voglio esternare il mio più sincero apprezzamento a Ted Sarandos, Reed Hastings e Cindy Holland di Netflix per la fiducia che hanno riposto in me e nel futuro della mia società, che continuerà a sostenere le donne, le minoranze e gli eroi e le eroine del mondo LGBTQ, e sono onorato e grato di continuare a collaborare con i miei amici e colleghi di Fox per le produzioni esistenti.”

Crediti fotografici: Theo Wargo, Kevin Mazur

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