Cala il sipario sul Corpo di Ballo dell’Arena di Verona

di Giada Feraudo
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Questa volta il sipario si chiude definitivamente sulla questione del Corpo di Ballo dell’Arena.

Diciannove sono le lettere di licenziamento inviate negli scorsi giorni ad altrettanti danzatori da parte del nuovo sovrintendente della Fondazione Giuliano Polo.

La situazione del ballo in Arena era già critica, anzi molto critica a partire dal 31 dicembre 2016, quando, commissariato il teatro, fu comunicata la chiusura del Corpo di Ballo. Oggi, dopo più di un anno di trattative, purtroppo non conclusesi nell’interesse dei ballerini, le Fondazioni lirico-sinfoniche italiane (ben 14) che possono vantare un corpo di ballo sono ormai tristemente soltanto quattro: da nord a sud, Milano, Roma, Napoli e Palermo.

Forti le accuse dei sindacati, che, in un comunicato, sottolineano come della questione del Corpo di Ballo dell’Arena di Verona le istituzioni competenti si siano ampiamente disinteressate, preferendo decretare il licenziamento dei danzatori. Decisione peraltro in forte disaccordo con i numeri registrati dagli incassi del botteghino. Senza dubbio, continuano i sindacati, questo è il risultato di una diffusa incompetenza da parte degli alti livelli dirigenziali e di un uso inappropriato dei fondi a disposizione del teatro, a quanto pare tuttaltro che insufficienti a garantire anche il mantenimento del settore danza.

Un settore sempre più penalizzato, che dunque costringe sempre più numerosi talenti nostrani a bussare alle porte dei teatri stranieri sperando in un lavoro che qui in Italia non avranno mai la possibilità di ottenere.

Nel Belpaese che dell’arte e della cultura è proprio la patria l’addio alle scene di queste ultime è purtroppo uno spettacolo già da tempo iniziato.

Riportiamo di seguito il comunicato stampa integrale della Segreteria Generale FIALS/CISAL

La Segreteria Generale FIALS/CISAL, unitamente alla Segreteria FIALS di Verona, con estremo sdegno e contrarietà denuncia l’attuazione del disegno del Governo di smantellamento delle eccellenze artistiche delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche italiane.

All’Arena di Verona sono state inviate dal nuovo Sovrintendente Giuliano Polo 19 lettere di licenziamento ai Ballerini, per la chiusura – premeditata – dell’intero Corpo di Ballo stabile. Erano rimasti solo 5 Corpi di Ballo nelle 14 Fondazioni e oggi resistono solo a Milano, Roma (sebbene tutti precari), Napoli e Palermo.

Il Corpo di Ballo dell’Arena di Verona è stato licenziato con presunte motivazioni economiche in contraddizione con gli enormi incassi del botteghino cui contribuisce ovviamente lo stesso Corpo di Ballo, fino a ieri riconosciuto imprescindibile e glorioso settore artistico.

Un’amministrazione cieca e sorda ha voluto identificare e sacrificare gli artisti, simbolo dell’identità musicale italiana che produce spettacoli dal vivo, sull’altare del mero profitto economico fingendo di ignorare la sorte di quei teatri d’Opera italiani che, pur avendo già tagliato i propri Corpi di Ballo in nome del risanamento, si ritrovano oggi in perdita più di ieri.

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