Arriva finalmente anche in Italia, grazie al Festival Internazionale di Balletto di Nervi diretto da Jacopo Bellussi, il film sulla vita di John Cranko che ha visto la sua prima proiezione lo scorso anno a Stoccarda e a Monaco ai primi di ottobre. Un’occasione imperdibile, e per ora unica, per poter vedere questo film sulla storia di uno dei più grandi coreografi della Danza del Novecento.
Il film sarà proiettato in occasione dell’inaugurazione degli eventi del Fuori Festival il 10 giugno alle ore 18:00 Sala Quadrivium in Piazza Santa Marta, 2 a Genova.
Siamo a Stoccarda nel 1960, quando il coreografo John Cranko arriva nella città tedesca senza immaginare che questo momento gli cambierà la vita. Reduce da un grande lavoro a Londra dove però si è scontrato con difficoltà piuttosto frustranti, atterra in Germania dove dovrebbe lavorare come coreografo ospite al Balletto di Stoccarda. Invece dopo poco tempo resta come direttore stabile del balletto, diventa un beniamino del pubblico, e porta la compagnia ad essere una delle prime al mondo, realizzando lo “Stuttgart Ballet Miracle”, diventando una superstar del suo tempo.
John Cranko ha creato capolavori senza tempo pieni di pathos e di dramma, con una capacità di scrittura coreografica unica. Basti soltanto ricordare il suo Romeo e Giulietta e Onegin. E non solo: ha avuto il grandissimo merito di crescere un vivaio di giovani coreografi come Jiri Kylian, John Neumeier, William Forsythe, Uwe Scholz che poi hanno fatto la storia della danza del secondo ‘900.

Elisa Badenes e Fiedmann Vogel in “Cranko”
Il film CRANKO vuole tracciare un ritratto sensibile e commovente del grande coreografo e artista che ha plasmato il balletto in Germania come nessun altro. È un film sull’arte e la realtà, sulle persone e le loro relazioni, sull’amore e sulla morte. Nell’intento del regista Joachim A. Lang c’è la volontà di andare ad esplorare la profondità e l’emotività del balletto: nelle scene di danza, la fragile vita interiore e il potere visionario dell’eccezionale coreografo John Cranko si fondono per creare scene malinconiche piene di tenerezza. Sono scene di danza emozionanti in contrasto con la dura realtà e le costrizioni sociali degli anni ’60 e dei primi anni ’70 vissuti dallo stesso Cranko: l’apartheid in Sud Africa, la persecuzione a causa della sua omosessualità.
Sam Riley incarna John Cranko con profonda autenticità, mostrando la sua vulnerabilità ma al contempo anche il suo perfezionismo e la sua visionarietà. Il casting dei ballerini, che provengono tutti ovviamente dal Balletto di Stoccarda, è di grandissimo livello: Elisa Badenes nel ruolo della grande Marcia Haydée, Friedemann Vogel nel ruolo di Heinz Claus, Rocio Aleman nel ruolo di Birgit Keil, Jason Reilly nel ruolo di Ray Barra e Henrik Erikson nel ruolo di Egon Madsen. Le star mondiali del Balletto di Stoccarda di oggi ballano interpretando i loro modelli di riferimento di allora.
Ecco il trailer della casa di distribuzione Portauprince Films