Annunciata la Stagione Danza 2026 del Teatro Comunale di Bologna

di Mattia Guerrini
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Martedì 21 ottobre, nella prestigiosa Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, il Teatro Comunale di Bologna ha presentato la sua Stagione 2025-2026, la prima ideata dalla nuova Sovrintendente Elisabetta Riva con la collaborazione del Direttore artistico Pierangelo Conte.

La stagione, oniricamente intitolata Verso Itaca, segna il cammino di avvicinamento al rientro nella storica sede di Largo Respighi, previsto per il 2027, dopo gli anni trascorsi nello spazio temporaneo del “Comunale Nouveau”.

La sezione danza, composta da cinque titoli – tre dei quali accompagnati dall’Orchestra del Comunale – si preannuncia come un itinerario tra linguaggi, epoche e poetiche differenti.

Ad aprire il cartellone, il 6 e 7 marzo, sarà la prima italiana di Beauséjour, nuova creazione (2024) del maestro dell’hip-hop contemporaneo Mourad Merzouki con la sua Compagnie Käfig, nata per il festival internazionale Les Nuits de Fourvière di Lione.
Il balletto esplora il tema del mutamento del corpo nel tempo, fondendo danza, poesia e ritmo su sonorità electro-tango firmate da ller & Makaroff (Gotan Project). I testi sono di Fabrice Daboni, alias Fafapunk, voce narrante insieme a Gilles Fisseau.
Figura cardine della scena hip-hop dagli anni Novanta, Merzouki continua la sua ricerca tra le arti, intrecciando danza urbana, circo, arti marziali, visive e digitali.

Il 23 e 24 maggio segna invece il ritorno a Bologna di Amedeo Amodio con la sua Carmen, “ri-curata” nel 2017 da Daniele Cipriani e riallestita con le scenografie e i costumi originali di Luisa Spinatelli. La creazione, ispirata al racconto di Prosper Mérimée, debuttò nel 1995 per l’Aterballetto, allora diretto dallo stesso Amodio, e rappresenta una delle sue letture più incisive.

Appuntamento estivo il 24 e 25 giugno, dove sarà protagonista per la prima volta a Bologna il Balletto di Maribor, principale compagnia slovena, con un programma dedicato al suo direttore e coreografo Edward Clug. In scena quattro lavori che raccontano l’estetica inconfondibile dell’artista – Proof, Mutual Comfort, Handman e Cluster – già applauditi nei maggiori teatri internazionali.

Autunno nel segno della grande danza italiana con Roberto Bolle, atteso l’8, 9 e 10 ottobre sul palcoscenico del Teatro Europauditorium con Caravaggio di Mauro Bigonzetti. Il lavoro, creato nel 2007 per il Balletto di Berlino, è costruito sulle musiche di Claudio Monteverdi, riorchestrate da Bruno Moretti, che dirigerà in buca anche l’Orchestra del Comunale. Dopo le tappe del 2025 a Milano e Torino, resta da scoprire il cast che affiancherà l’étoile scaligera a Bologna.

A chiudere la stagione (28 e il 29 novembre) il Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto con Notte Morricone, creazione firmata dal coreografo spagnolo Marcos Morau. Acclamata in Italia e all’estero nel 2024, la produzione intreccia danza, arti visive e suggestioni cinematografiche in un omaggio poetico e visionario alle musiche di Ennio Morricone.

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