Il Teatro alla Scala ha annunciato un cambio di titolo nella stagione 2025 a settembre.
Per motivi logistici, è stata resa ufficiale la cancellazione di Aspects of Nijinsky di John Neumeier previsto dal precedente direttore Manuel Legris, trittico incentrato sulla figura del leggendario ballerino composto da Pavillion d’Armide, Après midi d’un faune e Vaslav, purtroppo già saltato nel 2023: un vero peccato per la compagnia aver perso un’occasione così arricchente come questi lavori mai eseguiti alla Scala di John Neumeier. Il nuovo direttore del ballo Frédéric Olivieri ha previsto un altro trittico abbastanza eterogeneo, che ricalca uno degli ultimi spettacoli del 2019, quando era direttore prima dell’arrivo di Legris e di cui una serata fu dedicata alla raccolta fondi per il La Fenice invaso dall’eccezionale acqua alta. In quell’occasione Fortunato Ortombina, ora sovrintendente scaligero, salì sul palco come sovrintendente del La Fenice accanto a Pereira. I casi della vita.
Due titoli sono gli stessi del 2019 e sono nel repertorio scaligero da tempo: rivedremo in scena Petite Mort, capolavoro intramontabile di Jiri Kylian su due concerti per piano K488 K467 di Mozart, che i ballerini della Scala interpretano magistralmente e il Bolero di Maurice Ravel e Maurice Béjarti, in cui per 4 serate (22 24 28 e 30 settembre) sarà protagonista Roberto Bolle. Sarà anche molto interessante capire chi altro salirà sul tavolo rosso nelle altre 5 serate in programma: in passato era stato eseguito da Martina Arduino, Virna Toppi e Gioacchino Starace.
Il terzo titolo, che nel 2019 era Symphony in C di Balanchine, verrà sostituito da un altro balletto astratto in bianco questa volta di Harald Lander, Études, assente sul palco scaligero dal 2001. Si tratta di un balletto del 1948 il cui intento è mostrare come la lezione quotidiana di danza classica accademica possa diventare arte, ed essendo la base di tutti i balletti classici possa essere elevata al rango di coreografia e trasformata per il palcoscenico. Lander ai tempi direttore artistico del Royal Danish Ballet e poi dell’Opera de Paris, ha coreografato un’enorme quantità di danza per il corpo di ballo nei 40 minuti di Études, un vero tour de force apollineo e abbagliante.
TRITTICO KYLIÁN/ BÉJART/ LANDER
22, 23, 24, 25, 26, 28, 30 settembre; 2, 3 ottobre 2025
Petite Mort
Coreografia e scene Jiří Kylián
Musica Wolfgang Amadeus Mozart
Costumi Joke Visser
Luci Jiří Kylián realizzazione di Joop Caboort
Supervisione alle luci e alle scene Joost Biegelaar
Pianoforte Takahiro Joshikawa
Produzione Teatro alla Scala
Boléro
Coreografia Maurice Béjart
Musica Maurice Ravel
Étoile Roberto Bolle (22, 24, 28, 30 settembre)
Produzione Teatro alla Scala
Études
Coreografia Harald Lander
Musica Carl Czerny
Arrangiamento Knudåge Riisager
Produzione Teatro alla Scala
Direttore Simon Hewett
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala
Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala
Foto di Copertina di Andrea Tamoni – Roberto Bolle, Mick Zeni e Anita Magyari In Études nel 2001 / Brescia e Amisano