“La Bella Addormentata” nel morso della tarantola salentina

di Miki Olivieri
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Domenica 11 Gennaio, ore 18.00, al Teatro Rendano di Cosenza e Domenica 25, ore 16.00 al Teatro Manzoni di Monza, il Balletto del Sud presenta: “La Bella Addormentata”, coreografia di Fredy Franzutti su musiche di P. I. Tchaikovsky.

Replicato in importanti festival e teatri italiani (come il Teatro antico di Paestum, il Sociale di Rovigo, il Teatro Greco di Taormina, il Castello Maniace di Siracusa, l’Europauditorium di Bologna, il Nuovo di Torino, Piazza San Lorenzo di Viterbo, il Teatro Romano di Ferento, l’Anfiteatro D’Annunzio di Pescara, il Festival delle Dolomiti, il Teatro Brancaccio di Roma e recentemente il Teatro Bellini di Napoli) lo spettacolo, firmato per regia e coreografia da Franzutti per la compagnia da lui guidata, ha raccolto ovunque entusiastici consensi di pubblico e critica per la propria ambientazione, originale e sorprendente, ma perfettamente funzionale allo svolgimento del racconto e alle musiche. Già il noto critico di danza Vittoria Ottolenghi definì l’allestimento come frutto di “un’idea geniale!”.

Franzutti, nella propria versione del balletto (creata nel 2000), sposta l’azione dal testo di Perrault, con la storia fantastica di una principessa che si risveglia dopo 100 anni di sonno, e si ispira, in maniera più articolata, al racconto di Basile.

Questi narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel Mezzogiorno d’Italia. Parte da questa prerogativa geografica lo speciale intervento creativo di Franzutti. Il coreografo infatti riporta la trama del balletto nel luogo d’origine, ovvero il Sud del nostro paese. Ciò ha permesso una precisa connotazione di carattere storico e folklorico, ovvero la sostituzione della puntura con il fuso con il morso della tarantola salentina.

La Principessa Aurora diventa, in questo allestimento, una giovane e bella ragazza mediterranea, alla quale una vecchia maga predice un infelice destino.

Danzano nei ruoli principali: Nuria Salado Fustè (Aurora), Francesco Cafforio (Ernesto, l’antropologo), Andrea Sirianni (la Strega Carabosse), Chiara Mazzola (Jargavan, la fata dei lillà), Alessandro De Ceglia (Roberto, il padre di Aurora), Federica Resta (Silvia, la madre di Aurora).

Note del coreografo:

La Bella Addormentata è la fiaba che preferivo durante la mia infanzia, e che tuttora considero “la fiaba”. Nel realizzarne una mia versione ho voluto avvicinarmi allo spirito leggero della storia, e insieme ho fatto sì che la fiaba stessa si avvicinasse a me e al mio mondo – nel modo più diretto e concreto: cronologicamente e geograficamente. Ambiento la Bella Addormentata nel Salento e racconto, con la storia di Aurora, il tempo dei miei nonni, il tempo di mia madre, il mio tempo. Esprimo qui il particolare piacere di sapere che la produzione, viaggiando, rappresenta il tono mitico che, tra gli altri, in uno dei suoi scritti anche Marguerite Yourcenar vedeva nella mia terra, l’Oriente dell’Italia. (Fredy Franzutti)

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