Debutta a Milano “La Voce del Silenzio”, il nuovo, grande show di Anna Rita Larghi

di Alessia Borelli
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È sulle note e sulle parole di Paolo Limiti che si sviluppa il racconto in danza La voce del Silenzio: la compagnia “Montaggio Parallelo” conta dieci “danz’attori”, così come li ha definiti Anna Rita Larghi, la regista e coreografa, che uniscono la danza al gesto in modo che lo spettacolo sia estremamente fruibile e piacevole. I performers contano all’attivo esperienze fra le più diverse, dalla danza moderna al musical, dal cinema alla televisione, ed è questo che li rende così versatili e capaci di dare vita ad una storia che trascinerà lo spettatore in un turbinio di emozioni e sensazioni.

Il progetto si è sviluppato grazie al crowdfunding, cioè una sorta di finanziamento collettivo che, per così dire viene dal “basso”, dagli spettatori anziché dalle sovraintendenze che dovrebbero occuparsene. Per testare lo spettacolo ci sono state delle “anteprime” nella primavera scorsa, e il 22 e 23 Novembre p.v. sarà ufficialmente messo in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano, uno dei teatri più ricettivi nei confronti di nuovi progetti.

I fatti si svolgono nel 1963, a Chicago, nel quartiere residenziale “The Grooves”: apparentemente tutto sembra tranquillo, ma in ciascuna casa, che confina con l’altra senza mura e sono unite da un unico giardino, si consumano le vite di tutti i personaggi, tra amori, passioni, tradimenti e scelte che li condurranno a grandi cambiamenti. Per come è impostata la scenografia, gli attori sono sempre in scena e possiamo quindi vedere le loro reazioni agli eventi, li possiamo sentire ridere, piangere, respirare: in poche parole vivere.

I costumi, dallo stile vintage, cambiano colore al cambiare degli umori e delle sensazioni che vogliono trasmettere; poesia ed ironia si alternano in un gioco continuo, al fine di condurre lo spettatore il più possibile dentro alla vita di chi è in scena.

La storia prende le mosse dal ritorno nel quartiere di Mary Elisabeth Connor (Lynn Jamienson) e di Abner Cartwrigt (Ivan Testini), ciascuno con il suo passato e sicuramente con le sue aspettative per il futuro. Nello stesso luogo vivono Matthew Connor (Massimo Sansottera), ex marito di Mary Elisabeth, con la sua giovane compagna Carol Quincy (Marta Borlando); Sybille Cartwrigt (Viola Canu) – con i suoi animali, antidoto alla solitudine che prova –  ex moglie di Abner che l’aveva lasciata perché si era scoperto innamorato del giornalista Vince Freeman (Alberto Galetti); la giovane vedova Cheryl Shiffer (Jessica Falceri) che sta per sposare il giardiniere Kenny Costello (Lorenzo Soragni), e Audrey Barens (Alessia Borlando), enigmatica vicina di casa.

A stravolgere la quiete del quartiere, sarà il ritorno di Simon Shiffer (Mirko Boemi), marito di Cheryl, creduto morto da tempo, che porterà con sé un vento caldo di passione, tale da agitare gli animi di tutti: da Mary Elisabeth ormai disincantata di fronte all’universo maschile, a Sybille che dovrà fare i conti con un ricordo d’amore che credeva ormai spento; da Cheryl che si dovrà misurare con il risvegliato amore nei confronti del marito creduto morto da anni, ad Abner e Vince che non riusciranno più a capirsi e dovranno trovare dei compromessi per continuare a stare assieme, a Matthew che cercherà un’altra donna/bambola da conquistare, amare e poi rifiutare ancora.

Dunque intrecci, passioni, giochi, strategie: questo è l’amore che vive nel quartiere “The Grovees”; l’amore di ieri, di oggi e di sempre e di qualunque luogo: vorremmo abbandonarlo, dimenticarlo, ma “lui”, l’amore, è sempre lì che ci aspetta sull’uscio. 

 

La locandina dello spettacolo recita: “Spogliati dai pregiudizi!” Dunque è così che dovremo approcciarci allo showcase e forse non solo ad esso!

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