Winter Stage Itai: tanti corpi…un’unica mente

di Alessia Borelli
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Ha luce in seno a un concetto buddhista la seconda edizione del Winter Stage Itai 2015, previsto per i giorni che vanno dal 4 all’8 Dicembre. Nello specifico, nasce dal concetto di “Itai doshin”, da cui prende il nome, che significa “diversi corpi, stessa mente”, dove la diversità è vista come un valore aggiunto, un arricchimento tale da sopperire alle mancanze di ciascuno. Così, le relazioni che si instaurano danno luogo a qualcosa di superiore, dal potenziale straordinario.

Questo approccio pone l’accento sull’importanza della relazione che si instaura tra chi guida, cioè l’insegnante, e gli allievi; pone l’accento sul valore intrinseco della diversità di ciascuno, guidati però da un solo spirito: quindi, pur mantenendo ciascuno la propria individualità e la propria particolarità, si è però condotti e sospinti da un desiderio comune, da un bene comune, che diventa quindi la ragione per cui impegnarsi a dare il meglio di sé.

In un contesto così pregno di significati, nasce quindi l’idea di questo stage, del Gala che lo conclude, l’”Itai-Winter Edition”, e del Concorso che lo accompagna (sia il Gala che il concorso si terranno presso il teatro Eduardo De Filippo di Arzana n.d.r.). In palio numerose borse di studio per continuare a studiare e accrescere il proprio bagaglio; in giuria saranno inoltre presenti personaggi di spicco del mondo della danza: i Maestri Francesca Dario (Presidente American Ballet), Anthony Heinl, Nadessja Casavecchia (Evolution Dance Theater) e Ricardo Gomez (X-factor Londra).

Deus eh machina dello stage e del relativo concorso è Leonardo Salvato, direttore artistico del Centro studi danza The Company, nonché dell’omonima compagnia di musical. Allo stage, secondo la volontà di Salvato, seguirà il concorso e dunque, la possibilità per i singoli partecipanti, di ottenere importanti borse di studio a livello nazionale e internazionale. Il tutto immerso nella straordinaria atmosfera di una Napoli natalizia.

Una parabola del Sutra del Loto racconta della pioggia dall’unico aroma che irrora boschi, alberi, cespugli, prati ed erbe mediche e, nutrendo ciascuna pianta secondo le sue necessità, consente a ogni seme di germogliare e svilupparsi, rivelando la sua straordinaria particolarità. Ogni pianta è diversa, ma tutte condividono lo stesso suolo e si nutrono della stessa pioggia.

E’ questo il senso profondo di questo stage: ciascun allievo, con le sue doti e le sue caratteristiche, avrà l’opportunità di accrescerle e svilupparle attraverso guide attente e preparate; tutti si abbevereranno alla stessa fonte e ciascuno accrescerà se stesso “rivelando la sua straordinaria particolarità”.

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