La Pizzica, sfrenata passione salentina

di Vittoria Maggio
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Cari navigatori della danza!!!

Iniziamo un viaggio estivo tra le danze popolari italiane?

Tante sono le persone di ogni età, cultura e professione che amano e si dedicano alle danze popolari, giovani e meno giovani che scoprono o riscoprono le tradizioni di luoghi vicini e lontani; il periodo estivo è il migliore per dedicarsi alle danze della cultura italiana, complice l’essere in vacanza nei luoghi meravigliosi della nostra penisola lambita dal Mar Mediterraneo.

Le terre bagnate dal mare hanno un profondo legame con il ballo: vi ricordate quando nella nostra rubrica del Danzaperché abbiamo parlato della danza delle onde del mare come la prima immagine naturale legata al movimento ritmico?

Infatti non solo in Italia abbiamo una profonda tradizione di danze popolari: pensiamo alla Grecia e al sirtaki, al mondo arabo e alla danza del ventre, alla penisola ispanica e al flamenco, persino gli chic francesi hanno i loro tradizionali valzer impari.

E allora iniziamo il nostro viaggio estivo a ritmo di…Pizzica! Lasciamoci pizzicare dalla passione del Salento!

Questo ballo caratteristico della bella regione Puglia ha origini molto antiche che pare risalgano ai culti dionisiaci provenienti dalla Grecia in onore del dio Dioniso, i cui festeggiamenti erano caratterizzati da danze sfrenate.

Arrivando più vicini ai nostri tempi e precisamente a fine 1700 inizio 1800 la pizzica, anzi pizzica pizzica, nasce come danza rituale e terapeutica per risanare dal morso del famigerato ragno Lycosa Tarantula, chiamato anche Taranta, che si narra abitasse la zona di Taranto e del Salento.

“Pizzica, pizzica” non é forse un’espressione che ancora oggi usiamo quando veniamo morsi o punti da fastidiosi insetti o ragnetti?

La pizzica nasce dunque come danza terapeutica perché si credeva che per combattere i sintomi e la malattia causati dal morso di questo particolare ragno quali febbre, convulsioni, vaneggiamenti nonché una sorta di generale isteria, fosse necessario un esorcismo con tanto di sacerdote. Si costringeva la vittima del ragno a ballare a ritmo incessante finché riusciva a espellerne il veleno col sudore e la fatica determinati dal ballo continuo protratto per ore ed ore, si scacciava così il male e quindi il rituale poteva durare anche più giorni e notti intere.

Da questa origine un po’ fantasiosa, la pizzica pizzica diventa successivamente una danza ludica da ballare nei momenti di festa e di convivialitá. Soprattutto si trasforma in danza di corteggiamento fra uomo e donna che, con passi saltellati e puntati, giri, allontanamenti e avvicinamenti, saltelli che ancora ricordano il gesto di schiacciare a terra il ragno velenoso, si guardano con seduzione e desiderio fino alla lieta unione finale che é suggellata dalla consegna di un fazzoletto all’uomo da parte della donna che per tutta la danza lo sventola sinuosamente.

Oggi il fenomeno del tarantismo (l’essere morsi dalla taranta) naturalmente non esiste più, ma nel Salento la Notte della Taranta è un appuntamento annuale atteso da centinaia di turisti e appassionati di ballo che si svolge in agosto a Melpignano: la gente balla fino a notte fonda saltando con allegria tra i colori dello splendido cielo e del fresco mare di una delle nostre belle regioni italiane.

E quindi, cari navigatori della danza, se ancora non sapete in quale dolce mare andare quest’estate a navigare, pensate alla Puglia, certo la danza non vi mancherà!

Al prossimo ballo e buona settimana in danza!

Un abbraccio.

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