Da Nizza a Forlì. “No No Nanette” di Serge Manguette brilla anche nella versione italiana

di Francesco Borelli
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Il Teatro Fabbri di Forlì, sette mesi dopo la produzione francese di “No Nanette” rappresentata nell’ambito del festival d’Operette di Nizza nell’ottobre 2013, ha regalato a un folto pubblico “Un tè per due” la versione italiana del medesimo spettacolo, sempre con la regia dell’abile Serge Manguette.

Assistere a due spettacoli identici con la stessa regia, ma con due cast differenti, interpretati in due lingue distinte, è veramente esaltante ed interessante perché, al colto ed all’inclita, all’esperto ed al semplice appassionato, non può sfuggire quanto un’artista ci mette di suo nel ruolo assegnatogli, sia esso canto, danza o recitazione. Catia Gianfelice è “Nanette”. Artista brillante ricorda nell’esuberanza e nella mimica la collega d’oltralpe Agnes Pat. Appassionata di musical, questa giovane artista si è esibita in numerosi spettacoli in Italia e all’estero. Dopo aver studiato canto e danza, si specializza nel tip tap rivestendo ruoli di primo piano in tutta Europa.  Il “Jimmy Smith” di Marcello Ferrara risulta invece assai diverso da quello di Francois Langlois a Nizza. Insegnante di tango e teatro si è esibito in numerosi festival internazionali e ricorda, a tratti, la recitazione sfrontata e disinvolta del grande Ugo Tognazzi. “Lucille Early” è interpretata dalla grande Noemi Briganti. Una lunga e felice carriera dedicata alla danza che l’ha vista dapprima solista al teatro G. Verdi di Trieste e al Festival internazionale di Verviers, poi Etoile con la compagnia del Balletto di Mosca “La Classique” e il Balletto di Milano. “Un te per due” costituisce la sua prima esperienza nel mondo della commedia musicale e la sua Lucille è totalmente differente da quella di Celine Barcaroli a Nizza. Quest’ultima interpretava il ruolo di una giovane moglie docile e carina, Noemi Briganti è invece una “star” Hollywoodiana, sofisticata e perfida. Naturalmente, il ruolo è stato modificato in modo tale da regalare alla Briganti numerosi numeri di danza in cui poter evidenziare le grandi qualità di danzatrice che le competono. Silvia De Petris è la grintosissima Pauline. Diplomata alla Berstein School of Musical di Bologna ha interpretato per lunghi mesi “Oh Calcutta!” di Kenneth Tynan. La sua prestazione equivale a quella di Patricia Van Acker di Nizza, splendida attrice e danzatrice di tip tap celebre in tutta Europa. Lara Mengozzi, anche lei attrice-cantante, disegna una “Susanna Smith” diametralmente opposta a quella di Melissa Lalix a Nizza. La prima manifesta il lato buono del personaggio, tenera e docile, la seconda invece interpretava una donna borghese rigida e distaccata. Incredibile come, con lo stesso costume, la stessa regia e lo stesso testo, gli attori possano trovare sfumature completamente diverse. Samuele Babini è Tom. Rispetto a Julien Salvia interpreta un personaggio meno sicuro di se e totalmente manipolato da Nanette. Ottimo danzatore ha dato vita a numeri coreografici di un buon livello. Bianca Sabiu e Beatrice Vaienti, rispettivamente “Winnie e Betty”, sfoggiano tutto il loro charme come facevano Sandra Chioatto e Celine Dellagrisa. Ma il cambiamento più notevole è evidente sul personaggio di “Flora” interpretato da Gabriella Canale che, con il suo fisico imponente incarna una specie di amante/padrona piena di autorità, mentre Sarah Guisol a Nizza disegnava piuttosto una Vamp sensuale.

Serge Manguette, che firma oltre alla regia anche le coreografie dello spettacolo con Noemi Briganti, interpreta Billy Early, e costituisce, nell’intero spettacolo, l’unico punto in comune delle due produzioni, quella francese e quella italiana. Trenta ballerini in scena rispetto agli otto della produzione francese, numerosissimi e meravigliosi costumi ideati dagli stessi Manguette e Briganti, una produzione ricca e sfarzosa alla quale auguriamo una lunghissima e felice tournée.

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